Marvel, Legacy: Scott Hepburn e quei terribili vecchietti di Spider-Man e Deadpool
Hepburn parla di Spider-Man/Deadpool #26 e del suo lavoro sul Peter Parker e il Wade Wilson ottuagenari
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Robbie è il migliore. Davvero un tipo in gamba, ma non solo. Viene dalla televisione ed è abituato a lavorare in team, incoraggia la collaborazione e i suggerimenti nei suoi confronti.
Ci siamo incontrati per la prima volta di persona a New York e mi ha chiesto cosa volessi disegnare. Mi ha aperto la strada a un sacco di idee, che poi sono tornate utili nei mesi successivi.Adoro il mestiere del character design, quindi dover realizzare versioni di Deadpool e Spider-Man a ottant'anni mi consente di creare qualcosa di nuovo sui personaggi.
L'editor Nick Lowe ha avuto l'idea di un Ragno sulla sedia a rotelle, che immediatamente lo connota come vulnerabile e passivo. Il classico vecchietto. Per quanto riguarda Deadpool, la vecchiaia gli ha abbattuto ancora di più i freni inibitori. I suoi folli baffoni e gli abiti allucinanti ne sono una dimostrazione.Diventare anziani ha cambiato tutto per loro, ma per me è qualcosa di divertentissimo da disegnare. Durante la storia, scopriremo perché Peter sia finito sulla sedia a rotelle e come mai Wade sia invecchiato così male. Robbie ha reso questi aspetti parte integrante della storia.
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