Marvel, Legacy: l'arte di Michele Bandini per Captain Marvel
Michele Bandini ha parlato del suo lavoro per l'arco narrativo Dark Origins di Captain Marvel
L'intervista comincia dalle influenze dell'artista nostrano.
Ci sono parecchi disegnatori talentuosi in giro! I primi nomi che mi vengono in mente sono Olivier Coipel, Stuart Immonen, Chris Samnee, Ryan Ottley, James Harren e Pepe Larraz. Mentre lavoravo sul numero #128 avevo un po' di volumi sul tavolo, tra cui: Guardians of the Galaxy vol. 5: Attraverso lo specchio, di Brian Michael Bendis e Valerio Schiti; Black Widow vol. 1: S.H.I.E.L.D.'s Most Wanted, di Mark Waid e Chris Samnee; Star Wars - Kanan: L'ultimo Padawan vol. 1, di Greg Weisman e Pepe Larraz; I Nuovissimi X-Men vol. 1: Gli eroi di domani, di Brian Michael Bendis e Stuart Immonen; L'Indegno Thor, di Jason Aaron e Olivier Coipel; Captain Marvel vol. 1: Rise of Alpha Flight, di Michele Fazekas, Tara Butters e Kris Anka.
Ho avuto la possibilità di disegnare personaggi sotto una nuova luce, come Thanos, Nebula e i Guardiani della Galassia. Grazie a Margie [Stohl] e Mark [Basso], il mio editor, ho anche avuto modo di disegnare Spider-Man e altri grandi nomi in un cammeo. Sono cresciuto leggendo Spidey, quindi per me è un sogno che si realizza!Amo il Cinema, e penso che questo abbia influenzato in qualche modo i miei layout. Quindi, sì, al 50% è inconscio, ma di solito tendo a utilizzare vignette orizzontali per rendere il racconto più "cinematografico e fluido". Penso dipenda da cosa si debba raccontare: le vignette verticali sono perfette per le sequenze veloci e per presentare un personaggio, ma alla fin fine la cosa più importante è sempre il racconto. Bisognerebbe sempre puntare su di esso.
Ho voluto costruire una scena con uno zoom out [la tavola qua sopra - NdR], e ho scelto di utilizzare questa soluzione per mantenere la figura intera di Carol al centro di ogni vignetta, con quadrati separati dal resto per focalizzare l'attenzione sulla sua espressione nella prima vignetta e sulle manette depotenzianti nella terza.Nella sceneggiatura erano state specificate tre vignette diverse, ma con questa soluzione ho avuto la possibilità di creare una sequenza maggiormente cinematica, credo. Margie e i miei editor sono stati gentilissimi nel concedermi di sperimentare soluzioni differenti. È un lavoro di squadra: ognuno aggiunge qualcosa per ottenere il risultato finale, e sono felice di lavorare con un team simile!
Sono sbalordito [dalla resa]. Il nostro colorista Erick Arciniega è incredibile: sa come enfatizzare la mia inchiostrazione rendendo ogni cosa migliore con i suoi colori! Siamo sulla stessa lunghezza d'onda fin dalla prima uscita della serie, quindi ha sempre saputo quale tipo di luce avrei voluto per le scene. È super talentuoso!
Margaret ha delineato molto bene le interazioni tra i personaggi. È fantastico come riesca a descrivere tutte le sensazioni e le emozioni di ognuno. Ha anche inserito molto divertimento nelle scene... guardate cos'ha fatto con Groot! Mi sono divertito molto con quest'universo alternativo, mi ha permesso di cambiare l'aspetto classico dei personaggi principali.
Fin dall'inizio della nostra collaborazione, Margaret mi ha dato molte indicazioni e riferimenti, ma allo stesso tempo mi ha lasciato libero di aggiungere o cambiare alcuni elementi, come nell'arco narrativo Band of Sisters. Un vero lavoro di squadra.
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