Marvel, Legacy: Jon Malin parla del suo lavoro per Cable #150
Jon Malin dà forma al viaggio nel passato di Nathan Summers e parla della sua esperienza su Cable #150
A parlare di questo manipolo di eroi fuori dal tempo, e in particolare del loro aspetto grafico, è proprio l'ex disegnatore di Thunderbolts in un’intervista presentata sul sito ufficiale della Casa delle Idee, con tanto di tavole in anteprima a china.
Ed [Brisson] e l’editor Chris Robinson sono stati così gentili da inviarmi i dettagli di cui ho bisogno, quindi per fortuna non ho dovuto scavare troppo per avere dei riferimenti. Per me, si tratta di tornare ad attingere dall'ispirazione dinamica che si ottiene da gente come Rob Liefeld, Jack Kirby e altri grandi, compresi Stan Lee, Todd McFarlane, Marc Silvestri, Larry Stroman e Whilce Portacio, che sanno creare un ritmo cinetico nel loro lavoro, e io sono sempre in cerca dell'occasione di spingermi più in là, da questo punto di vista. Date un’occhiata ai primi lavori Marvel dei nomi elencati prima, sono una lezione di stile!
La storia richiede questi specifici aspetti, perciò non mi ci sono allontanato troppo. Tutto quello che potrebbe essere considerato "il mio stile" qui sarà molto sottile. In passato, ho amato come Rob Liefeld abbia cambiato i costumi, soprattutto quelli di Cable, che ha sempre mantenuto una certa freschezza, secondo me.
Credo che il nostro manipolo di personaggi pazzoidi assortiti funzioni molto bene per un motivo ben preciso. Ed muove queste figure in sintonia, in modi interessanti e divertenti.
Doop mi ha divertito molto e credo che ai lettori piacerà, perché può essere tutto ciò che vogliamo che sia: una spalla comica, un braccio destro, un picchiatore, Don Juan... di tutto! Poi abbiamo Shatterstar e X-23… Potremmo fare una serie tutta loro intitolata semplicemente “Strage”.
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