Marvel, Legacy: Jim Zub sul futuro degli Incredibili Avengers e l'avvento di No Surrender
Jim Zub ci presenta gli Incredibili Avengers, a metà del guado tra No Surrender e Secret Empire
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Scrivere Bestia e Wonder Man è uno spettacolo. La loro amicizia occupa un posto speciale nel mio cuore, come quella tra Wolverine e Nightcrawler, tra Power Man e Iron Fist. Hank e Simon hanno un rapporto onesto e gioioso che mi diverte un sacco. Volevo che fosse immediatamente percepibile in Uncanny Avengers. Sono dei fessacchiotti, ma sotto la loro leggerezza c'è grande umiltà, c'è la capacità di ammettere a se stessi quando hanno combinato un'idiozia. Sono sempre sinceri l'uno con l'altro, anche quando fa male. Sanno quando è il momento di scherzare e quando bisogna scavare a fondo nel cuore dei problemi.
Entrambi sono passati attraverso grandi difficoltà, negli ultimi anni. Wonder Man è stato per un po' dalla parte del male, rigettato il suo ruolo di Vendicatore. Poi, neanche il tempo di redimersi che viene assorbito da Rogue e non riesce a fuggire, se non recentemente. L'ambizione di Bestia lo ha portato su un sentiero fatto di decisioni poco avvedute ed errori con cui sta facendo i conti. Entrambi sono in cerca di un po' di lucidità e di un percorso più sano. Stanno per unirsi a un gruppo di personaggi che vede grossi problemi all'orizzonte, ma non per forza entreranno a far parte del team. C'è qualcosa che sta per accadere che renderà le cose molto complesse per loro e per le altre squadre di Avengers.Johnny fa ancora parte degli Incredibili Avengers, ma questo non significa che abbia scordato il suo passato con i Fantastici Quattro. Affrontare quel passato e le sue conseguenze è qualcosa che farà in parte anche nella mia serie e, più profondamente, in Marvel Two-in-One. A proposito di cui, posso dire di aver letto la sceneggiatura del primo numero ed è la migliore che Chip Zdarsky abbia mai realizzato per la Marvel. C'è un grande equilibrio tra emozioni e azione e credo che la gente l'adorerà.
Credo che sia molto facile perdere traccia delle relazioni e dei rapporti sentimentali tra i personaggi, quando ci sono così tante grandi storyline in corso, eventi che scuotono il pianeta e un sacco di altre minacce da affrontare. Ma molti dei miei momenti narrativi preferiti della Marvel sono frutto di amori e amicizie. Volevo assicurarmi di mantenere una sana dose di questo genere di temi nella serie. Che sia chiaro, la storia continuerà ad essere piena di azione, ma con momenti puramente emotivi a temperarla. L'arco narrativo in corso riguarda il tentativo di ritrovare un focus per il team dopo Secret Empire, di capire il ruolo del gruppo e costruire su questa base.
Per quanto riguarda il mio coinvolgimento in No Surrender, non esagero dicendo che è stato un sogno, per me: ci sono stati dei momenti, durante la scrittura della saga, in cui sono stato tentato di darmi pizzicotti, per assicurarmi che non lo fosse davvero. Al Ewing e Mark Waid sono dei collaboratori straordinariamente creativi e generosi. Portano con sé talmente tante idee e immaginano scene grandiose per il cast dei protagonisti.
Pepe Larraz, Paco Medina e Kim Jacinto sono tre dei migliori artisti in circolazione, ora come ora, e hanno dato fuoco alle polveri andando ben oltre le mie aspettative. Tom Brevoort e Alanna Smith sono riusciti a mantenere sui binari questo folle progetto, migliorando la nostra narrazione, mettendo assieme una messe di riferimenti alla storia Marvel e assicurandosi che rispettassimo le scadenze richieste da un prodotto così complesso da realizzare e così ravvicinato nelle pubblicazioni.
Fonte: Comic Book Resources