Marvel, Legacy: Chip Zdarsky e Joe Quinones sulle nuove storie di Spectacular Spider-Man
Un viaggio nel tempo firmato Zdarsky e Quinones mette Spider-Man a confronto con la sua adolescenza
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
I due si ritrovano dopo aver collaborato su Howard the Duck ed ecco cosa raccontano di questo nuovo impegno insieme.
Quinones - Certamente ci sono delle linee di connessione tra le due serie, poste in essere dallo stile di scrittura di Chip che tiene in equilibrio sentimenti e umorismo, ma ovviamente cambia molto la proporzione. Ci sono battute, ma nel caso di Howard erano al centro dell'attenzione, mentre qui sono uno degli elementi tra gli altri. Lo Spider-Man di Chip è molto cosciente di se stesso e divertente, ma è anche piuttosto trattenuto. Rispetto a Howard, è più un classico fumetto di supereroi.
Zdarsky - Chiaramente ci sono molti più sguardi puntati su un fumetto di Spider-Man, piuttosto che su Howard the Duck. Quindi ho più pressione addosso. Il lavoro di Joe è sempre divertentissimo e leggero, quindi dobbiamo anche fare in modo che la storia che raccontiamo in questi numeri si adatti al suo stile, pur essendo molto più serio di un numero di Howard. Credo che alla gente piacerà.
Non è questione di prendersi dei rischi, ma di essere consapevoli di quali sono i punti di forza del mio collega e giocare con essi. Adam Kubert è il re per quanto riguarda le grandi scene d'azione. Joe è il migliore nel rappresentare espressioni facciali e linguaggio del corpo. Scrivere per lui, quindi, mi porta a scrivere scene che mi permettano di sfruttare le sue abilità, a porre nella sceneggiatura un tizio che è triste, ma non troppo triste, più adombrato che triste e sotto c'è anche una rabbia repressa. Joe adora questo tipo di cose.Quinones - Esattamente! Ho adorato lavorare con Chip e credo che noi due ci completiamo a vicenda. Sebbene avesse perfettamente senso concludere la serie come abbiamo fatto, diamine come mi è mancato una volta finito il lavoro. Tornare assieme è una gran cosa.
In questo caso, il nostro è un viaggio per recuperare direttamente lo spirito degli anni Sessanta, trasportato ai giorni nostri. Quindi state pronti a un sacco di cappelli Fedora accanto a jeans a vita bassa, poster dei Nickelback accanto a giacche in doppiopetto. Tenere in equilibrio queste due ere così diverse è stato divertente. Di fatto, cerchiamo di trapiantare il classico stile di Steve Ditko nel ventunesimo secolo.
Zdarsky - Nei fumetti Marvel si gioca con una linea temporale non coerente con il passare del tempo, quindi volevo che il giovane Parker che vediamo in questo numero di viaggi temporali avesse l'aspetto di un ragazzo del 2004 o giù di lì, senza però restare con i piedi incatramati in quel periodo fumettistico. Chiaro? Il punto era fare in modo che risultasse strano, differente rispetto al nostro Peter, che vedere quanto fosse giovane e come fosse lo scioccasse un po'. Si tratta del Peter sedicenne. Siamo abituati a vedere nemici molto più vecchi di lui, anche nei film, quindi volevo che apparisse davvero giovane, e il design di Joe è stato perfetto. Mi ispira a scrivere per lui in eterno.
Quinones confessa entusiasmo per J.J. Jameson e Goblin, tra i personaggi che ha avuto tra le mani. Ma mettere lo Spider-Man adolescente contro quello ventottenne di oggi è stata la parte più divertente, anche per l'implicita sventura di essere adolescenti in sé. Jameson, in particolare, avrà un ruolo molto importante, soprattutto per il peso che ha nella storia il suo rapporto con Peter Parker.
Quinones - Non vedo l'ora che la gente possa apprezzare con quanta gioia abbia disegnato il Ragno, giocando tra l'era Ditko e altre, e i classici cattivi come Doc Ock e Goblin. Sono divertentissimi da disegnare e Chip li fa interagire a meraviglia.
Zdarsky - Tutta la storia è grandiosa, ma vedere i due Spidey affrontare assieme i loro nemici storici attraverso lo sguardo divertito di Joe è davvero la gioia più grande.
Fonte: Marvel