Marvel, Legacy: Brian Bendis e un importante ritorno dal passato di Jessica Jones

Legacy trova Jessica Jones e Brian Bendis alle prese con la più spaventosa delle eredità per la riluttante eroina

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Non accennano ad arrestarsi le interviste agli autori Marvel per quanto riguarda le storie che ricadono sotto l'egida dell'iniziativa autunnale Legacy. Questa volta, è il turno di Brian Michael Bendis, che ha risposto alle domande di Syfy riguardo a Jessica Jones, a cui tocca, nel numero #13 della sua nuova serie, incontrare un vecchio e terribile avversario.

Jessica Jones #13, copertina di David MackMarvel Legacy è l'occasione per popolare la serie di nuovi personaggi. Alcuni saranno di supporto, poi ce ne saranno altri, come i Defenders e alcuni eroi metropolitani, che faranno divertenti comparse.

Stiamo sviluppando le strade della Marvel in nuovi modi interessanti, mostrando le loro regole. Il crimine, nell'Universo Marvel, ha una natura differente da quello reale e può incasinare la vita della gente in molti modi. Ma il colpo di scena che ci aspetta è l'attesissimo ritorno dell'Uomo Porpora, nel numero #13.

Per il mondo di Jessica, si tratta di un evento monumentale. L'unica cosa peggiore per lei, di quel che Killgrave le ha fatto nel passato, è il pensiero di quel che potrebbe fare ora che è una madre. Scrivere questa storia mi ha sinceramente spaventato. Si tratta di una vicenda che fa paura, di un horror psicologico come ne ho visti pochi, a fumetti. Vedremo come reagiranno i lettori.

Scrivere Jessica come una mamma e supereroina è divertentissimo. Sono padre di quattro figli e, come lei, ho lo stile di vita di un freelance, il che significa che posso essere sempre presente per loro, ma anche che per farlo devo organizzare molto attentamente la mia esistenza. Quindi adoro la possibilità di descrivere lo stress che ne deriva e le soddisfazioni che scaturiscono.

Adoro lavorare con Micheal Gaydos, dato che siamo più o meno cresciuti assieme. Abbiamo frequentato lo stesso college, anche se all'epoca non eravamo amici. Lui era molto più bravo di me ed io ero terribilmente invidioso. Dava vita a pagine e tavole in maniera unica, completa, onesta e, per qualche ragione, questo mi colpisce sempre molto. Scrivere per le sue matite è qualcosa che mi riesce bene e sono contento che alla gente piacciano le storie che raccontiamo insieme.

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Font: Syfy

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