Marvel, La Morte di Deadpool: l'estremo saluto di Gerry Duggan
Gerry Duggan commenta la sua run su Deadpool e dà a suo modo l'estremo saluto a Wade prima di ucciderlo sul #45 della serie
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Che sia vera questa annunciata dipartita del mercenario il cui unico potere è sopravvivere a qualunque cosa? Staremo a vedere. Certamente il suo attuale co-sceneggiatore Gerry Duggan non ha perso la ghiotta occasione per dargli un ultimo saluto, tra le righe delle risposte date alle domande dei lettori di Comic Book Resources.
Be', se non lo stessimo per uccidere in modo così spettacolare, ci sarebbero molti grandi scrittori che ci metterebbero in ombra. Abbiamo ereditato Deadpool da Dan Way e dal suo lungo arco narrativo di grande successo. Prima di lui il personaggio è stato in mano a tanti bravi autori e brave autrici. Jordan White e l'editor Axel Alonso hanno un gran gusto e la natura di nerd della comicità di Jordan affonda le sue radici molto in profondità.
Su Deadpool #45 compaiono storie di Matt Selman, Mike Drucker, Ben Acker e Ben Blacker, Paul Scheer e Nick Giovannetti. Sono tutti nomi che hanno dato prova di saper scrivere ottimi fumetti. Se solo la serie continuasse, suggerirei a Jordan un paio di nomi, e nella lista ci sarebbero un paio di donne molto divertenti che i lettori di comics non conoscono.
Duggan ha infine commentato la sua intera esperienza sulla testata, rispondendo a un fan che gli chiedeva cosa vorrebbe che fosse ricordato maggiormente, dai lettori, del suo lungo ciclo di storie.
Suonerà banale, ma vorrei che ricordaste tutti coloro che hanno collaborato a rendere questa serie così divertente. Abbiamo riempito la vita di Deadpool di guai e accidenti, ma non con l'intento di reinventare la ruota, di dimostrarci più furbi dei nostri predecessori. Siamo stati ispirati dalla grande tradizione Marvel dei superproblemi e abbiamo voluto farlo interagire con qualcosa che lo mettesse a confronto con la vita reale, in qualche modo.
Ovviamente i problemi di Wade sono stati più orripilanti e/o comici di quelli degli altri personaggi della Casa delle Idee e la speranza è che commedia e horror siano sempre stati in perfetto equilibrio. Il problema e la difficoltà della comicità sono sempre gli stessi: è difficile ed è soggettiva. Ecco perché non abbiamo mai cercato di far ridere tutti, ma soprattutto di far ridere noi stessi. Sperando di coinvolgere anche voi.
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Fonte: Comic Book Resources