Marvel: Kieron Gillen sulla genesi e le ambizioni di Eternals
Kieron Gillen torna a parlare di Eternals, la serie che rilancia nell'Universo Marvel i personaggi degli Eterni creati da Jack Kirby
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Gillen - Non mi era mai capitato di prendere un gruppo di personaggi rimasti nel dimenticatoio della Marvel per un po', per ravvivarli. Darne una visione generale, insomma. E poi anche il film è stato un'attrattiva. Non ho mai scritto qualcosa che uscisse più o meno in contemporanea con un lungometraggio, cosa che attira moltissimo gli occhi del pubblico. Poter presentare alla gente una storia già fonte di interesse al cinema, a persone che vogliano sapere qualcosa di più sui personaggi, è un ottimo modo per mostrare quel che i fumetti sono capaci di fare. E sono sempre interessato ad andare in cerca di nuovo pubblico. Mi hanno ingaggiato per osare e, poterlo fare da autore indipendente su un grande progetto Marvel è una grande occasione. E poi ci sono i personaggi, che sono un gruppo di persone gloriosamente bizzarre e affascinanti.
Ho scritto una delle mie colossali "bibbie" per mostrare e sottolineare tutti i pregi degli Eterni, quel che non funziona con loro e il modo in cui ho intenzione di sistemarli. L'hanno mostrata a Esad Ribic e, da quel che mi dicono, lui ha immediatamente deciso di accettare l'incarico. Il che non è poco. Esad è uno dei miei disegnatori preferiti e poterlo avere a bordo è davvero entusiasmante, al di là di tutto il resto.Il problema che m pare di percepire riguardo gli Eterni ha due facce. La prima è il fatto che non hanno una loro nicchia all'interno dell'Universo Marvel. Sono stati creati come personaggi indipendenti per poi essere integrati nel contesto, quindi perché dovremmo trovare interessante qualcuno che un tempo è stato confuso con Thor, quando esiste un vero e proprio Thor nel mondo? Vivono in un universo in cui sono stati presi per dei, ma quel ruolo è già preso. Quindi mi sono chiesto come creare per loro uno spazio.
Il secondo aspetto riguarda la mescolanza di fantasy potente e di tragedia che giace nel cuore di quasi tutti i grandi super eroi Marvel. Gli Eterni sono nati al di fuori di quell'universo e sono stati creati dalla mente di Jack Kirby, in solitaria. E non c'è un vero e proprio problema derivante dal fatto di essere degli Eterni. Sviluppare questo aspetto è stato interessante. Queste sono le due ragioni per cui mi pare che non abbiano mai realmente vibrato assieme all'Universo Marvel e sono parte delle ragioni per cui non vi anno attecchito, per quanto li abbiamo amati. Allo stesso tempo, gli Eterni sono compromessi con un sacco di questioni e personaggi fondamentali per la Marvel. Sono stati dei grandi personaggi di supporto e i Celestiali, con cui hanno un rapporto importante, sono una delle fondamenta della cosmologia dell'universo.
Lo scopo di Gillen e Ribic sarà quello di presentarci questi esseri di enorme potere e far capire con precisione al pubblico la loro natura per poi coinvolgere altri personaggi noti della Casa delle Idee e metterli in rapporto con loro, in un progetto che ha garantito agli autori grandissima libertà.
Gillen - La mia idea di base si innesta sul fatto che gli Eterni non cambino. Non vivono per sempre, ma non cambiano mai, questo significa il loro nome. Allo stesso tempo, voglio concentrarmi sul concetto originale che Kirby vi aveva inserito, che mi interessa molto. Per Kirby l'idea era: arrivano i Celestiali, creano un centinaio di Eterni e uno di Devianti, poi se ne vanno. Questo è il nucleo della mitologia. I Devianti sono una specie di esseri unici, individui, che cambiano rapidamente e fanno un sacco di figli. Ora ne esistono milioni.
La mia idea è che gli Eterni, invece, non abbiano mai fatto figli. Ce n'erano cento e non ne esisteranno mai di più. Nella storia Marvel, sono stati descritti come varie generazioni, ma in realtà si tratta di reboot. Gli Eterni sono sempre esistiti, semplicemente attraversano periodi di stasi. Hanno relazioni familiari, ma sono completamente statiche. Thena è figlia di Zuras, ma nessun atto di procreazione l'ha fatta nascere. Ogni reset della loro condizione consente loro di cambiare corpi e aspetto, ma sono sempre gli stessi cento che sono sempre esistiti, come opposto speculare dei Devianti. Gli Eterni sono bloccati, i Devianti cambiano.
E qui sta parte della tragedia. Anche dopo aver realizzato di non avere più alcuno scopo, non possono cambiare, sono programmati per essere quel che sono, secondo una regola che mostreremo e che funge da direttiva primaria. Ho anche cercato il più possibile nelle loro apparizioni nelle storie Marvel, cercando di ricostruire un canone. Ho detto che ce ne sono un centinaio, ma nelle storie ne ho trovati circa sessanta, gli altri li ho creati. Di base, tutte le storie che abbiamo letto sono realmente accadute, semplicemente le guarderemo da angolazioni leggermente diverse e le porremo all'interno di un contesto nuovo.
Tra i punti fermi della loro razza, c'è la fondazione della colonia di Titano, che avrebbe poi dato i natali a Eros e Thanos. Gillen la legherà a una diaspora dovuta a una certa eresia. Sono stati creati come dei spaziali il cui ruolo era quello di proteggere gli uomini. In questo, sono più simili ad angeli, mentre i Devianti sarebbero le loro controparti demoniache. Gillen ha delle idee anche per la loro natura e la loro funzione sulla Terra.
Gillen - Ho ripreso un'idea dalle storie di Neil Gaiman. I Devianti sono convinti di essere uno snack, il caviale degli dei spaziali. Se guardiamo quanto siano stati maltrattati, ha senso che lo credano. Io li vedo come un gruppo di esseri che possono avere un aspetto bizzarro, ma non sono mostri che vogliono conquistare il mondo. Alcuni forse, ma il normale deviante è un po' come un Fraggle di Jim Henson: piccolo, strano, che pensa alla propria vita. Lemuria è un pandemonio, un misto di Fraggle Rock e Inferno. Occasionalmente, qualche Deviante diventa un mostro. Gli Eterni la definiscono "eccesso di devianza". Quando accade, inizia a uccidere persone e, a volte, tenta la conquista del mondo. Si tratta di una devianza filosofica. Un personaggio come Kro è il miglior esempio.
Così come non si giudica l'umanità intera dall'esistenza dei serial killer, secondo Gillen, non dovremmo giudicare i Devianti per quei pochi individui che impazziscono e divengono mostruose minacce.
Gillen - Agli Eterni ho affibbiato tre principi alla Asimov. Il primo è proteggere i Celestiale, il secondo proteggere la macchina, il terzo è correggere gli eccessi di devianza. La macchina è la Terra, anche se la questione è opinabile. Alcuni Eterni interpretano la regola come un invito a difendere gli umani, altri a governare il pianeta. Perché il miglior modo per proteggerlo è uccidere tutti coloro che non sono Eterni. Ecco uno dei motivi per cui vedremo i personaggi coinvolti nella politica del pianeta. Sono persone che hanno dei desideri, delle convinzioni. Un personaggio come Druig, un Eterno particolarmente infido, ha un punto di vista molto preciso sulle cose e sa come argomentarlo. Potremmo persino arrivare a simpatizzare per lui, a un certo punto.
Non saranno tanto le connessioni con il mito a interessare Gillen, quanto quelle con il mondo degli umani, del presente e del ricchissimo passato. Vedremo flashback sui millenni passati dagli Eterni sulla Terra, conditi dalle interpretazioni filosofiche tipiche del Fumetto dello sceneggiatore britannico.
Gillen - Ikaris è uno dei personaggi chiave all'inizio, probabilmente il più riconoscibile del cast, un affascinante uomo d'azione che parla chiaro. Sprite avrà un ruolo importante all'esordio: l'ultima volta lo abbiamo visto ucciso da Zuras per aver tentato di danneggiare la macchina. Riveleremo ovviamente che tutti gli Eterni fanno il loro ritorno e che lui ha passato lungo tempo nella prigione di Isolation, per poi venire liberato all'inizio della storia.
Molto importante sarà Sersi: intelligente, ricchissima, è stata negli Avengers, quindi conosce molto bene gli Umani. Ha un'atmosfera attorno a sé che amo molto. Kingo sarà interessante, perché rappresenta un po' me alle prese con un Eterno diventato ossessionato dalla propria cultura. Inoltre, è diventato una star del cinema! Sarà un personaggio divertente, ma anche iper-competente.
Vedremo anche Thena, che ora vive con i Devianti, e Gilgamesh, il Dimenticato, la persona che punisce gli Eterni. Quando qualcuno esce dal seminato è lui che ha il compito di rimetterlo a posto. Ci sono anche altri Dimenticati, che hanno il ruolo di vigilanti, fondamentalmente. Compariranno nel quinto numero. Ho menzionato Druig, una vera serpe, e poi c'è Zuras, di base il primo degli Eterni e il motore immobile di tutto quanto.
Lo scopo di Gillen è dichiarato: raccontare una buona storia che faccia capire ai lettori perché gli Eterni siano importanti e perché tutti dovrebbero provare interesse per loro. Iron Man farà una comparsa nel primo numero, ma per lo più i primi dodici numeri di questa serie raccontano una vicenda indipendente, artisticamente onesta e conchiusa, che celebri i personaggi e metta in mostra tutte le loro qualità.
Gillen - Per me, Esad Ribic è il miglior disegnatore fantasy in circolazione, specialmente quando lavora assieme a Matt Wilson. Il modo in cui lavorano sui colori è molto interessante ed Esad crea con i chiaroscuri qualcosa di inedito. Quando lavora su atmosfere antiche, le porta letteralmente in vita. Vi ricordate di Kronos? rima di diventare una specie di dio spaziale, era un Eterno che trasformò in Chernobyl la città di Titanos. Immaginate un Tardis che si apre nel passato di quella città e di vederla disegnata da Esad. Sarà orripilante, magnifica, bizzarra e spettacolare.
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