Marvel: Kieron Gillen parla della sua visione degli Eterni
Kieron Gillen entra nei dettagli dei suoi progetti per il rilancio degli Eterni e del loro ruolo all'interno dell'Universo Marvel
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Gillen - Credo che il mio primo incontro con il concetto stesso degli Eterni siano stati i Celestiali che comparivano nella loro magnificenza dietro ai potenti dell'Universo nelle pagine di Il guanto dell'infinito, come se fossero la sezione ritmica più epica di sempre di una band cosmica. Mi chiesi chi diavolo fossero questi tizi strambi. Volevo sapere di più su questo Arishem il Giudice. Scommetto che fa il DJ. E poi c'era Sersi negli Avengers. Non mi arrivavano molti fumetti americani, quando ero ragazzino, ma era un personaggio che mi colpiva immensamente e volevo sapere tutto di lei.
Io non immagino storie sui personaggi che non mi appartengono, a meno che non mi venga richiesto, quindi la mia prima reazione alla proposta su Eternals è stato pensare che fosse interessante, per poi mettere in moto i miei ingranaggi. Una delle prime cose che mi è subito venuta in mente è che aveva senso che la Marvel chiedesse a me e che io accettassi.
So dovevo tornare a scrivere fumetti di super eroi, sapevo di voler fare qualcosa che non era mai stato fatto in passato. Prendere un'auto classica che è rimasta in garage per anni, cambiarle il motore, aggiungere una vernice brillante e metterla sulla strada per vedere quando va veloce? Ecco qualcosa che voglio fare. E poi voglio usare metafore confuse che rivelino che non so niente di automobili, ma sto improvvisando. La verità è che i mio primo pensiero è stato subito seguito da un secondo, poi da un terzo e prima o poi la Marvel dovrà fare i conti con la pietrificante bibbia di documenti che ho messo assieme.
Al che è successo che la Marvel, invece che bloccarmi su Twitter mi ha messo un bel like entusiasta, anche alle idee che avrei giurato sarebbero state troppo estreme. Hanno detto di sì anche a quelle. Cosa che mi ha deliziato e che spero delizi anche tutti gli altri. Ci sarà un sacco di roba, spero nel senso migliore possibile.
La cosa che più caratterizza gli Eterni, per come li ha creati Jack Kirby, è il fatto che non sono compiutamente portati a termine, cosa che li accomuna ai Nuovi Dei. Sono convinto che stessero ancora trovando il loro posto, quando le loro storie si sono interrotte. Li distingue dagli altri pantheon che ha creato il fatto che il ciclo del loro mito fondativo sia incompleto: uno dei più spettacolari potenziali inutilizzati di sempre.
Uno dei problemi creativi più ricorrenti riguarda il fatto che il loro ruolo nel'Universo Marvel non sia mai stato chiaro. Hanno servito un sacco di scopi in situazioni diverse, sono stati degli eccellenti attori di supporto e alcuni degli aspetti più interessanti delle loro storie sono stati usati alla grande altrove, al punto che sono considerati appartenenti all'Universo Marvel in generale, piuttosto che alla loro mitologia. Il caso più eclatante sono appunto i Celestiali.
Una parte di quel che cercherò di fare è di riallacciare tutte queste fila insieme in una storia epoca e coerente che sia propriamente degli Eterni. Quando avrete finito di leggere il primo numero, saprete per quale ragione agiscono, perché non assomigliano a nessun'altra figura. A quel punto, inizierò ad aggiungere dettagli, angolazioni, mondi in cui perdersi per poi ritrovarsi.
Una parte del problema di questi personaggi è che sono figli di un'idea precisa: gli antichi dei erano alieni e noi umani li abbiamo confusi per divinità. a quando gli Eterni sono stati trapiantati nell'Universo Marvel, questo concetto non funzionava altrettanto bene. Se la dea Atena esiste davvero nel mondo in cui è ambientata la storia, il personaggio di Thena viene percepito in maniera molto diversa che non in un mondo in cui la dea non esiste.
Molti sceneggiatori hanno cercato di risolvere questa equazione e io credo di aver trovato un approccio basato al cento percento nelle storie originali di Jack Kirby, ma mai utilizzato in passato. Gli Eterni non sono divinità, ma sono qualcosa creato da divinità dello spazio per uno scopo. Sono esseri eterni e immutabili che esistono per prendersi cura dell'umanità. Sono gli angeli dell'Universo Marvel, caduti in un paradiso perduto sempre in guerra.
E così, per dare un tono diverso alle loro storie, nello spirito dell'ispirazione pseudoscientifica degli Eterni, ho intenzione di citare molto più spesso la storia che non la mitologia, nella serie. Credo che questo darà a Eternals un'atmosfera narrativa tutta sua. Sersi millanterà conoscenze come Tahani di The Good Place. Ho appena scritto una scena in cui vediamo Druig e Kingo durante l'invasione dell'Europa da parte dei Mongoli. E quindi ecco la mia risposta al problema su Athena. Per quanto la loro mitologia sia grandiosa e così la loro cultura, tratterò gli Eterni in modo molto diverso da quel che di solito si usa per gli dei della Marvel.
Ma come vengono percepiti dall'interno dell'Universo Marvel? Come professionisti. Come dei fondatori. Hanno protetto il pianeta da prima che gli esseri umani avessero il pollice opponibile. Immaginate gli Eterni che guardano gli Avengers dell'anno 1000000 avanti Cristo chiedendosi come ma siano arrivati così in ritardo.
Gillen, da autore di The Wicked + The Divine e delle avventure di Loki su Journey into Mystery, è abituato a trattare esseri divini o simili agli dei. Pur consapevole delle simiglianze degli Eterni con altri personaggi, ha intenzione di lavorare sulle differenze. Eternals, afferma, sarà l'esatto contrario di The Wicked + The Divine, che parla sostanzialmente della brevità della vita.
Gillen - Questa storia parla di un tempo che si espande e di esistenze eterne. Ironicamente, questo implica che ci saranno alcune tematiche in comune, in qualche modo. Ma parlando più in generale, tratteremo dei personaggi che, sotto un certo punto di vista, incarnano dei grandi, primitivi archetipi Junghiani, cosa che porta sempre a parlare di grandi temi. Forse gli Eterni sono gli Avengers Junghiani, in realtà.
Uno dei primi punti della mia bibbia è che Eterni non significa immortali, bensì immutabili. C'è una bella differenza. Neil Gaiman e John Romita Jr. avevano toccato questo aspetto e noi lo spingeremo ancora oltre. L'esistenza degli Eterni avrà anche degli aspetti rassicuranti, ma c'è qualcosa di profondamente disturbante, in loro. Il vecchio luogo comune dei super eroi e della loro battaglia senza fine contro il crimine è una di quelle cose che, se ci pensate e la estrapolate dal contesto, sembra una specie di supplizio di Sisifo. Eppure, per parafrasare Camus, noi ci immaginiamo che Sisifo sia felice. Gli Eterni fanno questo lavoro da un sacco di tempo, quindi avranno accettato il proprio ruolo, giusto?
Ovviamente no. L'ironia della storia sta proprio in questo, mentre vi mostriamo il passato epico degli Eterni. Tra loro, hanno litigato su cosa significhi la loro esistenza immutabile per secoli. Devono continuare a esistere e la loro programmazione genetica impone che lo facciano, ma questo causa una marea di tensioni. Cosa che si connette alla situazione attuale dell'Universo Marvel, dove li abbiamo visti cadere in stato di shock per le rivelazioni contenute nel primo arco narrativo di Avengers di Jason Aaron. Rivelazioni che gli Eterni non devono aver preso molto bene. Il loro compito è finito. Eppure continuano a esistere. Ed ecco che è sempre più complesso immaginare Sisifo sorridente.
Kieron Gillen, nonostante questo forte legame con le trame di Avengers, promette una serie che non richiede alcuna conoscenza della passata mitologia degli Eterni, impreziosita dal lavoro di Esad Ribic che lo sceneggiatore definisce come un titano del moderno disegno fantasy, un disegnatore attualmente irraggiungibile in termini di epica delle immagini, capace di citare Minas Tirit e Barad Dur come di mantenere le tavole e la storia con i piedi per terra, quando ci mostrano il mondo degli esseri umani comuni.
Gillen - Il modo in cui affronta la deformità dei Devianti e in cui mette radici nella storia, nel passato e nel presente è impressionante. E i suoi design! L'ispirazione che mi mettono addosso! Ha realizzato un progetto per Domo, un personaggio relativamente minore, e non appena l'ho visto ho deciso che avrebbe avuto molto più spazio nella storia, perché è semplicemente grandioso.
Fonte: ComicBook.com