Marvel: Jim Zub sulla genesi e il primo colpo di scena di Black Panther and the Agents of Wakanda
Jim Zub racconta la genesi di Black Panther and the Agents of Wakanda e parla del colpo di scena avvenuto sul primo numero
Protagonista, il super gruppo creato da Jason Aaron e David Marquez sulle pagine di Avengers #10, una task force - in sostituzione del defunto S.H.I.E.L.D. - guidata da Pantera Nera e Okoye che coinvolge - tra gli altri - Wasp, Ka-Zar e Gorilla-Man.
In attesa dell'uscita del secondo numero, previsto oltreoceano per la settimana prossima, Newsarama ha scambiato quattro chiacchiere con Zub:
L'editor Wil Moss e io discutiamo della possibilità di lavorare insieme su qualche progetto da quando è entrato a far parte della Marvel, nel 2014, ma finora non ha mai funzionato in termini di personaggi e programmazione. Quando si è rivolto a me a proposito di Black Panther and the Agents of Wakanda, stavo lavorando a un sacco di altre cose, ma sembrava qualcosa di molto divertente che mi avrebbe permesso di scavare in quelle zone peculiari dell'Universo Marvel che trovo intriganti, così mi sono ritagliato il tempo per mettere insieme una proposta di come mi sarei appocciato, e, per fortuna, a Wil è piaciuta. A quel punto, mi ha mostrato alcuni degli ultimi lavori di Lan Medina, e abbiamo convenuto che sarebbe stato bello avere il suo tratto su Agents of Wakanda.
Non ho scelto nessuno [dei membri della squadra]! L'intero team è stato assemblato da Jason Aaron su Avengers #12 e Thor #9. Ha messo un bel po' di tipi stravaganti sotto il comando di T'Challa e Okoye, e io mi sto occupando di approfondirli: chi va d'accordo con gli altri, chi no e come si sviluppa oguno di loro man mano che la serie procede. Più avanti, qualcuno potrebbe arrivare o andarsene, ma il roster iniziale è stato creato prima che la serie fosse anche solo un barlume di idea negli occhi di Wil Moss.Grasso Cobra mi diverte, e sono rimasto davvero sorpreso da quanti lettori abbiano scritto in rete per esprimere il loro entusiasmo nel vederlo nel mix.
Lo stesso vale per Man-Wolf. John [Jameson] ha vissuto ogni genere di trauma, nel corso degli anni, sia sotto il profilo umano che come licantropo. Ora sta lottando per trovare un posto nel mondo, dove poter far del bene e in cui le persone si fidino di lui. Come si collega tutto ciò a quel che gli sta accadendo in Absolute Carnage? Continuate a leggere per scoprirlo.
Janet [van Dyne] porterebbe stabilità in qualunque squadra. Ha tantissima esperienza alle spalle, inestimabile come il suo apporto, ma ciò non significa che non avrà anche lei delle gatte da pelare.
Gli studiosi della continuity noteranno che Sentry sfoggia lo stesso look che aveva nel finale della miniserie di Jeff Lemire e Kim Jacinto. Sto proseguendo il discorso da lì. Detto ciò, Sentry è sempre stato in conflitto con i suoi poteri, e questa è solo l'ultima rappresentazione di questo concetto.
Lan [Medina] ha una narrazione davvero chiara, una grande espressività e non delude mai nemmeno per quanto riguarda gli sfondi. È una potenza vera. Pensavo che i numeri #1 e #2 fossero fantastici, ma poi si è scaldato per davvero e ha fatto impazzire tutti i componenti del team creativo con il terzo e il quarto. Aspettate e vedrete. Al momento sta disegnando scenari spaziali e piante aliene che mi fanno cadere la mascella. Sono incredibili.
Ogni missione che la squadra affronterà coprirà due numeri. Quindi, Sentry, svelato alla fine del numero #1, tornerà subito nel secondo. È un approccio un po' vecchia scuola, ma ci permette di inserire un sacco di elementi divertenti e offre la possibilità di cominciare a leggere il titolo in corso d'opera, scoprendo quali membri verranno utilizzati in ogni missione. Il numero #3 darà il via a una nello spazio, piuttosto differente da qualunque altra cosa io abbia scritto. Probabilmente ha anche il miglior titolo con gioco di parole che abbia mai inventato: Dio ama, Luna uccide.
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