Marvel: Jim Starlin presenta Guardians of the Galaxy: Mother Entropy
Guardians of the Galaxy: Mother Entropy è la nuova miniserie Marvel di Jim Starlin e Alan Davis
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Per la natura stessa dei personaggi coinvolti, questa storia sarà molto più leggera di ogni mia graphic novel su Thanos e della gran parte delle cose che ho scritto per la Marvel. Per cominciare, nessuno è innamorato della Morte, nessuno è un maniaco suicida, schizofrenico dalla consapevolezza cosmica. E poi c'è Pip il Troll. Difficile trovare ombre in mezzo a tutta questa luce.
Di solito scrivo le mie storie e le revisiono finché non ritengo che siano pronte per essere realizzate. Con un'avventura umoristica come questa, diverse riletture aggiuntive sono state necessarie, per raffinare soprattutto le battute comiche e ripensare le gag a livello visivo. Probabilmente ci ho messo esattamente il doppio del solito. Ho sempre ammirato scrittori come Carl Hiaasen e Gary Shteygart. L'umorismo è proprio una cosa a sé e le poche volte che l'ho frequentato mi sono carissime.
L'interazione tra i personaggi è quel che rende i Guardiani della Galassia un grande successo. Gettare Pip nella mischia, assieme a Rocket Raccoon è qualcosa che volevo fare sin dall'inizio, ma volevo anche esplorare strade diverse. Per questo, a un certo punto, Star-Lord e Groot diventano il focus della vicenda per un bel po'. Di tutti i Guardiani, Quill sembra quello che meno capisce Groot, e su questa cosa volevo giocare, sul concetto di incomprensione.Non date per scontato che Pip lavori assieme ai Guardiani. Non sono affatto sicuro che loro sarebbero disposti ad accettarlo nel gruppo. Inoltre, Pip pretenderebbe una percentuale esagerata di ogni eventuale guadagno. No, questa non è una storia di Marvel Team-Up, ma quella di un titolo con tizi dalla pessima reputazione che si pestano i piedi a vicenda mentre affrontano la vita.
Ho progettato Madre Entropia, il nemico dei Guardiani di questa miniserie, come una femmina coperta di muschio e apparentemente incinta. Alan ha strutturato il personaggio partendo da questo e si è dimostrato incredibile come al solito. Diamine, darei una parte del mio corpo per disegnare come sa fare lui.
La creazione di Madre Entropia è ispirata un po' dallo stesso principio che ha dato vita a Thanos: un personaggio che rappresenta tutto ciò che di oscuro risiede in ognuno, ciò che dovremmo affrontare se fossimo davvero onesti con noi stessi.
Ho voluto fare una variazione su questo tema, puntando sull'amore. Ma non l'amore incondizionato ed altruista che non va affatto bene per creare un cattivo. Madre Entropia è quel che di oscuro c'è nel concetto di amore.
Non è nemmeno lontanamente violenta come Annihilus o Thanos, opera secondo questa sua folle ed egoistica nozione di amore. Desidera che tutti facciano parte della sua piccola e armoniosa famiglia e, con questo, giustifica ogni sua azione. Vuole reclutare i Guardiani e Pip, ma, prima di farlo, vuole metterli alla prova. Dovrete leggere la storia per sapere perché.
La breve apparizione del Titano Pazzo in questa miniserie è legata a Drax e Gamora. Gladiatore ha un ruolo abbastanza importante in Mother Entropy e anche Ovunque e i suoi poliziotti. C'è anche un sacerdote alieno che ha un ruolo più importante di quello di Thanos.
Fonte: Comic Book Resources