Marvel: il Cavaliere Nero di Si Spurrier incontrerà la versione giovanile di Thor

La Marvel ha diffuso un'anteprima dei numeri 2/3 della mini dedicata al Cavaliere Nero, in cui lo vediamo scontrarsi contro un giovane Thor

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Spoiler Alert
In questo mese di marzo, ha fatto il suo esordio negli Stati Uniti la nuova miniserie Marvel regolare dedicata al Cavaliere Nero. Black Knight: Curse of the Ebony Blade avrà cinque parti (ma potrebbe diventare una serie regolare in caso di successo) ed è firmata dallo sceneggiatore Si Spurrier e dal disegnatore Sergio Dávila. Il compito del team creativo è quello di fare ordine nel passato del personaggio e di lanciarlo verso il futuro, visto che lo stesso apparirà nella pellicola dedicata agli Eterni, portato sul grande schermo da Kit Harrington.

In questi ultimi giorni, la Casa delle Idee ha diffuso un’anteprima dei numeri #2/3 della serie limitata, in cui possiamo ammirare lo scontro tra il Cavaliere Nero e un giovanissimo Thor. Stando alle dichiarazioni di Spurrier, a impugnare la Lama d’Ebano non è Dane Whitman ma il suo predecessore, Sir Percy di Scandia.

Di seguito le sue dichiarazioni:

Spurrier – È stata la gioia più pura l’aver contribuito alla creazione della meravigliosa e folle storia del Cavaliere Nero e dei suoi antenati. La grande sfida – e, per me, una delle nostre soluzioni più riuscite – consisteva nel trovare un modo per racchiudere tutti i conflitti interni e le complicazioni che il personaggio ha vissuto nel corso degli anni in modo elegante.

[Sulla Lama d’Ebano] Diventa più potente, più devastante quando viene brandita da qualcuno in preda a emozioni negative. Rabbia, dolore, rimpianto. Pensieri indegni. Quindi... Dane dovrebbe abbandonarsi a questa mentalità malsana, precipitando ancora più in profondità nell'oscurità e nel male, tutto in nome del bene superiore? O dovrebbe abbandonare la Lama d'Ebano e vivere a una vita sana e felice, anche se come civile? Anche se l’essere un eroe fa parte della sua identità.

Naturalmente, non è il primo Cavaliere Nero a confrontarsi con questo dilemma. Uno dei più grandi piaceri di questa storia è stato scavare nel lontano passato per re-immaginare la Corte di Re Artù a Camelot come una sorta di equivalente medievale della moderna Manhattan dell’Universo Marvel: un luogo in cui meraviglie, maghi e guerrieri si radunavano con la loro abbondanza di colori e varietà.

Il primo Cavaliere Nero – Sir Percy di Scandia – era il piccolo, sporco segreto di Camelot. Un uomo che si abbandona lentamente alle furie dei berserker che sono l'eredità della Lama d’Ebano. Un'ombra incaricata di difendere la luce.

E sapete chi altro c'era in giro a quei tempi? Un certo giovane dio, sfacciato e impreparato, che vagava lontano dalle Terre del Nord con bande di fedeli adoratori vichinghi. Potete immaginare che avrebbe nutrito un vivo interesse se avesse appreso che la cosiddetta Città della Luce – questa meravigliosa Camelot – era difesa da un uomo dell'ombra e del male...?

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Fonte: Games Radar+

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