Marvel, il caso X-Men: Gold - Ardian Syaf: La mia carriera è finita

Lascia perplessi la dichiarazione rilasciata da Ardian Syaf dopo la bufera relativa ai simboli inseriti in X-Men: Gold

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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La dichiarazione - questa volta in inglese - rilasciata poche ore fa da Ardian Syaf sul proprio account di Facebook (sul quale sfoggia tuttora come immagine del profilo una delle vignette incriminate) sembra chiudere la controversia politica e religiosa scatenata con l'introduzione di simboli antisemiti e anticristiani in alcune vignette del numero #1 di X-Men: Gold, testata ammiraglia del massiccio rilancio ResurrXion varato dalla Marvel pochi giorni fa.

Ciao, Mondo...

Ora la mia carriera è finita.

È la conseguenza di ciò che ho fatto e l'accetto.

Per favore, basta discussioni, basta odio, spero che tutti siate in pace.

In quest'ultima occasione voglio spiegarvi il vero significato del numero 212 e di QS 5:51.

È il numero della GIUSTIZIA. È il numero dell'AMORE, il mio amore per il Sacro Corano... il mio amore per l'ultimo profeta, il Messaggero... il mio amore per ALLAH, l'Unico Dio.

-Ardian Syaf-

Vorrebbero essere parole di riconciliazione, ovviamente, ma generano ulteriori perplessità e riflettono quanto la sceneggiatrice G. Willow Wilson (Ms. Marvelaveva già anticipato. Non è ancora noto che genere di provvedimenti prenderà la Casa delle Idee nei confronti del disegnatore, ma è chiaro che la sua avventura sui personaggi Marvel finisce qui.

Ardian Syaf

https://www.facebook.com/ardian.syaf/posts/10210893853295841

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Fonte: CBR

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