Marvel, Icon: Mark Millar e Stuart Immonen sulla genesi di Empress
Mark Millar e Stuart Immonen la definiscono la loro opera più vasta e ambiziosa: Empress, storia di un vasto impero galattico del passato
Mark Millar - Per Empress sapevo di avere bisogno di qualcuno che potesse disegnare ogni genere di cosa. E per quanto possa sembrare incredibile, Stuart è proprio un artista del genere. Non avevo bisogno di qualcuno che potesse disegnare New York o Metropolis: mi serviva qualcuno che potesse disegnare una Terra di 65 milioni di anni fa e renderla convincente, per poi spaziare su 20 mondi alieni e convincermi che ognuno di essi potesse essere una società funzionante. E Stuart è in grado di farlo.
Molti disegnatori hanno punti forti e punti deboli, come le scene d’azione, le espressioni facciali o la composizione di una scena, ma Stuart non ha punti deboli. È un maestro in ogni cosa. Credo che ogni professionista con cui ho lavorato lo consideri il miglior artista vivente attivo nei fumetti. E con Empress di sicuro lo ha dimostrato.
Stuart Immonen - Quando Mark ha iniziato a descrivermi a grandi linee la storia di Empress, ho subito capito che era qualcosa che faceva per me, qualcosa su cui potevo imprimere il mio marchio personale, forse anche in modo duraturo. Dalla concezione delle tecnologie e delle culture aliene alla gestione di epiche battaglie spaziali, fino alle scene più tranquille e ai momenti di tenerezza, è letteralmente una storia dove c’è tutto. Contribuire a creare qualcosa di così profondo e così vasto è un’opportunità a cui non potevo rinunciare.Millar - Quasi tutte le opere di fantascienza sono ambientate nel futuro, quindi mi sembrava interessante inoltrarmi nel passato. Anche quando si torna nel passato, è raro che si vada oltre l’epoca Vittoriana o quella Romana, quindi tornare indietro di 65 milioni di anni mi è sembrato qualcosa di unico.
Ho letto molte teorie preistoriche, tra cui quelle secondo cui la razza umana sarebbe stata concepita dalle culture aliene 450.000 anni fa e così via, e mi sono divertito a documentarmi su tutto. Quindi c’è un pizzico di tutto questo, e il desiderio di collegarsi a qualcosa che è palesemente ed esageratamente fantastico. Partire dalla Terra contribuisce ad ancorare il concetto a un minimo di realismo; ho avuto l’idea durante una visita a un museo di storia naturale, notando quanto è limitato il nostro periodo di presenza sulla Terra rispetto a tutto il resto.
Le pagine di apertura della storia spiegano tutto questo, ma è un po’ come nuotare nell’oceano e sapere che ci sono chilometri di profondità sotto di te. Il resto dell’ambientazione sarà spiegato nel corso della storia stessa: ho cercato di rendere i concetti essenziali più concreti possibile, e di renderli immediatamente comprensibili al lettore comune.Stan Lee era straordinario in questo: da ragazzo conoscevo poco o nulla della mitologia Asgardiana, per esempio, ma l’idea di un padre con due figli, uno dei quali era problematico, mi risultava immediatamente comprensibile. Analogamente, il concetto di Superman è molto complesso, ma la figura fittizia di Clark Kent fornisce al lettore un punto d’accesso comprensibile a uno dei migliori personaggi fumettistici mai creati.
Immonen - Un autore minore si sarebbe accontentato di lavorare a uno o due dei molti concetti che formano la storia di Empress, mentre Mark ha voluto inserire una miriade di temi complessi e di colpi di scena in ogni pagina.
Mark ha fatto tutto il lavoro pesante, a me è toccato soltanto definirlo nell’aspetto e renderlo gradevole. Il più grande ostacolo per me è stato illustrare un universo di infinta verità in un genere già affollato da una grande componente inventiva. È un po’ come schivare le gocce di pioggia. Ma l’universo reale è già pieno di cose troppo incredibili: la mia fonte di ispirazione è sempre stata il mondo naturale. In teoria, per quanto un concetto possa sembrare strano o alieno, tento sempre di collegarlo a qualcosa di veramente esistente, in modo che il pubblico possa correlarsi ad esso.
Il numero #1 di Empress uscirà nel mese di aprile 2016 per la line Icon della Marvel.
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Fonte: CBR