Marvel: gli sceneggiatori degli X-Men parlano delle loro storie preferite su Jean Grey

Le storie più belle su Jean Grey, anche nota come Fenice o Marvel Girl? Ne parlano gli scrittori degli X-Men

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


Condividi

Giusti ieri vi abbiamo riportato alcune dichiarazioni su Jean Grey da parte di diversi sceneggiatori che hanno avuto a che fare con gli X-Men, a vario titolo. Ecco una nuova infornata.

Ovviamente, si parla moltissimo del personaggio al centro di X-Men: Dark Phoenix, film che chiude la saga cinematografica targata Fox iniziata nel 2000. Ecco a voi le considerazioni di Tim Seeley, Seanan McGuire, Lonnie Nadler, Zac Thompson, Matt Rosenberg, Dennis "Hopeless" Hallum, Leah Williams e Darren Shan.

X-Men: Le storie incredibili 1: La saga di Fenice Nera, copertina di John Byrne

Seeley - La mia storia preferita su Jean è quella delle sue origini, in cui si rivela che i suoi poteri si sono manifestati per la prima volta dopo la morte della sua amica Annie Richardson, uccisa in un incidente stradale. E Jean la lasciò lì, a morire. Una storia oscura e viscerale, ma che mostra anche tutta la forza di questa donna. L'ho letta che avevo dieci anni. Vedere una ragazzina morire così in un fumetto fu devastante e mi fece immedesimare moltissimo.

McGuire - La storia che ha raccontato Grant Morrison in New X-Men. Adoro la sua relazione con la Fenice e il modo in cui esplode, amo vederla andare oltre il suo amore che durava dall'adolescenza per Scott e capire quel che vuole da persona adulta.

Anche la storia che Tom Taylor ha raccontato con lei su X-Men: Red è, per me, il meglio di quel che Jean può essere: una persona in grado di rendere empatia e bontà di cuore un'arma, con la volontà di sacrificare se stessa per rendere il mondo materialmente migliore. La mia paura più grande è che venga ricacciata in una relazione con Scott, perché sarebbe banale e limiterebbe la sua crescita.

Nadler - Ho un debole per Le avventure di Ciclope e Fenice. Per me, gli X-Men sono soprattutto una famiglia, che i suoi membri hanno creato o trovato e che farebbero di tutto per proteggere. Questa miniserie rende quell'idea iconica in maniera melodrammatica, in puro stile degli X-Men anni Novanta, con i contorni della storia di due genitori che tentano disperatamente di salvare il figlio da un folle futuro governato da Apocalisse.

Per tutta la serie, vediamo Jean e Scott fare i conti con la condizione di genitori, con il fatto di essere fuori dal mondo che conoscono, ma affrontano tutto questo perché sanno che il destino della razza mutante dipende da loro. Nonostante l'ambientazione pazzesca, la storia ci consegna uno sguardo intimista sulle personalità di Jean e Scott, ci mostra che sono una grande squadra e quanto siano forti le loro convinzioni.

X-Men: Red #1, anteprima 04

Thompson - Sono un tifoso di quel che ha fatto Tom Taylor su X-Men: Red. Scrivere il personaggio di Jean immediatamente dopo di lui è stata una delle cose più spaventose della mia vita. L'ha trasformata nel volto degli X-Men di fronte al mondo moderno. Ha mostrato a tutti quanto sia coraggiosa e sappia gestire il peggio delle persone con compassione e semplicità. Sono sicuro che la sua storia sarà per sempre vista come un momento di svolta per Jean. Ogni numero della serie è colmo di scene emozionanti che mostrano gli X-Men al loro meglio sotto la sua guida.

Rosenberg - La Saga di Fenice Nera è il primo fumetto che abbia mai letto e uno dei miei preferiti ancora oggi. La mia piccola mente non era in grado di seguire tutto quel che stava succedendo su quelle pagine, ma lo desiderava ardentemente. Da allora, rileggo quella storia ogni qualche anno e ogni volta mi offre qualcosa di nuovo o che mi era sfuggito in precedenza. Un esempio di narrazione ammirevole. La giovane innocente, il cuore e l'anima della squadra, si sacrifica per salvare gli altri e le viene offerta una seconda occasione. Ma diventa qualcosa di nuovo... che non è lei. Si tratta di una storia che raggiunge il difficilissimo obiettivo di essere epicamente enorme e profondamente intimista. Una tragedia shakespeariana avvolta nel mito biblico.

Secondo Rosenberg, la parabola di caduta, risurrezione e nuova caduta di Jean è ciò che rende la storia così affascinante e ciò che ha cambiato per sempre il suo personaggio, incapsulando la tragicità intrinseca degli X-Men. Ovviamente, essendo lo scrittore di La resurrezione di Fenice, si tratta di un capitolo del passato di Jean centrale anche per la sua carriera di sceneggiatore.

4. Scott Summers ed Emma Frost

Hallum - Decisamente quel che hanno raccontato Morrison e Quitely in New X-Men. Ero al college, all'epoca, stavo tornando a leggere fumetti ed ecco il macello tra Jean, Scott ed Emma che mi fece innamorare della serie. La vita privata di Jean crolla attorno a lei in modo spettacolare e la Fenice torna a bruciarle dentro. Perfetta soap opera in stile X-Men.

Williams - Credo che la mia storia preferita sia quella di Dennis Hallum su Jean Grey, che racconta della giovane Jean. Una visione nuova e fresca del personaggio che la pone lontana dai ruolo in cui è storicamente rimasta incastrata in passato, ma che si adattava perfettamente al personaggio ed era una finestra su quel che la nostra Jean avrebbe potuto essere. La versione principale ha avuto ovviamente un percorso di crescita molto complesso, ma ci sono stati anche altri elementi a influenzare il suo percorso.

Una ragazzina brillante che ha passato molto del suo tempo con adulti geniali. Cosa che l'ha resa quantomeno precoce. Inoltre, è cresciuta in mezzo a soli maschi. Non che non vada bene, ma sono certa che la cosa abbia avuto un suo peso. La versione più giovane di Jean dava l'impressione di inoltrarsi in un territorio inesplorato pur rimanendo fedele a quel che rende il personaggio se stesso.

Se si parla di singoli albi, tuttavia, il mio preferito è New X-Men #121 di Grant Morrison e Frank Quitely, in cui Emma Frost e Jean Grey collaborano per viaggiare telepaticamente nella mente di Xavier. Non ci sono dialoghi e la lettura sembra un delirio sognante.

Shan - Non ho una singola storia preferita, ma un'intera run. New X-Men di Grant Morrison è quanto di meglio sia stato raccontato su Jean Grey, secondo me. Se la rileggete, vedrete che Jean è davvero la star assoluta della serie. Per qualcosa come quaranta numeri, gli X-Men e i lettori si preoccupano del fatto che possa tornare ad essere Fenice. Perché la storia ha insegnato che la Forza Fenice non porta altro che oscurità. Ma quando tutti dubitano della capacità di Jean, lei cosa fa? Salva il dannato universo. Spettacolo.

Fonte: Adventures in Poor Taste

Continua a leggere su BadTaste