Marvel: gli editor delle serie mutanti parlano del loro rapporto con gli X-Men

Jordan D. White, Annalise Bissa e Chris Robinson parlano del loro rapporto con gli X-Men di ieri e oggi e della nascita della loro passione per i mutanti

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Ci sono Jordan D. White, Annalise Bissa e Chris Robinson attorno a un tavolo. Non è l'inizio di una barzelletta ma il presupposto di un articolo sul sito ufficiale della Marvel che riporta una discussione con i tre editor dietro alla nuova fase delle storie degli X-Men.

White è decisamente il volto più noto, in quanto supervisore capo delle testate mutanti, mentre gli altri due sono sostanzialmente i suoi preziosi collaboratori.

Che cosa è scaturito dalla chiacchiera con i tre agenti sotto copertura della rivoluzione di Jonathan Hickman?

Uncanny X-Men #251, copertina di Marc Silvestri

White - Il mio compito è quello di editare e controllare tutte le testate degli X-Men. Da editor, assumo gli sceneggiatori e gli artisti per lavorare sulle serie, poi collaboro con loro per assicurarmi che le loro storie arrivino in tempo e che siano della massima qualità possibile. Inoltre, lavoro con Jonathan Hickman.

Bissa - Io lavoro con Jordan per editare parte della linea editoriale dedicata agli X-Men, ai Nuovi Mutanti a Excalibur e molto altro ancora. Il che significa assicurarmi che tutti stiano facendo il proprio lavoro e che abbiano ciò di cui hanno bisogno, che i formati siano quelli giusti, che il materiale di ricerca sia a disposizione quando serve, che le scadenze siano chiare.

Robinson - Per lo più, faccio in modo che il treno continui la propria corsa, ma ci sono diversi progetti che gestisco in autonomia. Alcuni sono esterni alla cerchia degli X-Men.

White - Mio padre era un lettore di fumetti prima che io nascessi e mi ha introdotto alla loro lettura, quando ero piccolo. Non ricordo di preciso come, ero troppo giovane. I fumetti sono stati praticamente sempre parte della mia vita, perlopiù passata da appassionato della Marvel, sin dall'inizio. Spider-Man è stato l'inizio di tutto e credo che sia il più grande super eroe di sempre. Ha influenzato la mia identità e la persona che sono in maniera importante.

Bissa - Mio padre è sempre stato un grande fan della Marvel, in particolare degli X-Men, ovviamente, e mi ha fatto conoscere il suo universo quando ero alle elementari.

Robinson - Mio zio mi regalò una gigantesca scatola di fumetti degli anni Ottanta, e lì nacque la mia ossessione.

White - Non ho idea di quale sia il mio primo fumetto degli X-Men. Mi ricordo di aver letto la saga dell'Isola Muir, ma non saprei se fosse il primo. Se guardo alle copertine, mi ricordo precisamente quella di Uncanny X-Men #223. Non so se ricordo bene cosa racconti, ma so che avevo quell'albo e che da lì ho iniziato a dare un'occhiata alla serie. Se non sbaglio avevo anche i due numeri successivi. Avrò avuto sette anni all'epoca e compravo fumetti al supermercato.

Ciclope

Bissa - X-Men Annual #13, del 1989, in cui gli X-Men affrontano la doppia minaccia della Società dei Serpenti e di Mr. Jip, come recita la copertina.

Robinson - Non saprei dirti quale di preciso sia il primo che ho letto, ma il primo che ho comprato con i miei soldi è Ultimate X-Men #29, del 2000.

White - Il membro degli X-Men in cui mi riconosco di più cambia in continuazione. Ci sono aspetti di molti di loro che rivedo in me. Credo che Bestia sia il più aderente: un tizio molto intelligente con principi etici molto forti che fa un sacco di casini nell'inseguirli.

Bissa - Difficile rispondere. Dirò Ciclope, ma non voglio dirti perché.

Robinson - Nightcrawler. Io voglio solo divertirmi, ma la gente mi fraintende sempre, al primo sguardo.

White - Quale proprio non capisco? Ma volete la mia morte? Ogni singolo X-Men ha dei fan sfegatati: qualunque cosa dica finirò nel mirino. Quindi dirò Adam-X, che probabilmente è quello con meno fedeli. E poi di lui so veramente tre cose in croce, una delle quali è che non è uno dei fratelli Summers.

Bissa - L'unico che non capisco? Domanda troppo specifica.

Robinson - Il mio mestiere è capirli e amarli tutti, ma la risposta è Lifeguard.

White - I migliori nemici, per me, sono Arcade e Mojo.

Bissa - Anche io sono da tempo appassionata di Arcade. Non è più un vero cattivo, ma bisogna dare atto a Magneto di aver reso gli X-Men ciò che sono.

Robinson - Briquette. Continuate a leggere in questo 2020 e capirete.

White - Jonathan Hickman ha portato molti cambiamenti, e scegliere il più importante è complesso. Credo che quello di maggior impatto sia stato riuscire a scuotere abbastanza gli X-Men da tirarli fuori dalla nuvola sotto cui li aveva posti House of M. Ora le storie hanno un'atmosfera diversa rispetto agli ultimi dieci anni, ed è una cosa di cui c'era bisogno.

X-Men #5, copertina di Leinil Francis Yu

Bissa - Come ha detto Jordan, è difficile scegliere. Ma credo che il concetto secondo cui i mutanti non muoiono più sia uno dei più importanti introdotti. Ora lavoriamo in un mondo che ha delle regole completamente diverse, e tutto funziona su un piano decisamente più che umano.

Robinson - Ha reso plausibili dei cambiamenti enormi in termini di relazione tra i personaggi, come Xavier e Apocalisse, ad esempio.

White - Il mio desiderio più grande è continuare a collaborare alla creazione di questo nuovo mondo mutante. Abbiamo annunciato un paio di nuovi titoli e altri ne verranno. C'è un grande evento mutante su cui siamo al lavoro che mi entusiasma. Abbiamo piani per il prossimo dicembre molto divertenti, se le cose andranno come devono.

Bissa - Ci sono alcuni annunci ancora nel cassetto che non vedo l'ora di rivelare al mondo, così come alcune linee narrative pronte per le serie in corso. Sarà un anno grandioso per i lettori degli X-Men.

Robinson - Sappiate che state per incontrare la vostra nuova classe preferita di giovani mutanti.

Fonte: Marvel

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