Marvel: Garth Ennis commenta l'uso del logo di Punisher a Capitol Hill
Il simbolo di Punisher utilizzato impropriamente dai sediziosi di Capitol Hill: Garth Ennis commenta le polemiche sorte recentemente
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
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Un problema che la Casa delle Idee certamente non può permettersi di ignorare. Pare evidente che le storie di Frank Castle, che parlano sostanzialmente di un uomo disperato, di un antieroe mai realmente celebrato dai suoi autori, di una persona sempre chiaramente al di fuori della morale accettabile, vengano fraintese e travisate nella percezione di chi espone il logo. La Marvel mostra così, involontariamente, il fianco alle critiche di chi vorrebbe attaccare acriticamente il personaggio, senza inserire le sue caratteristiche in un contesto più ampio e circostanziato.
Ennis - Già in passato ho avuto modo di dirlo, in un paio di occasioni; nessuno vorrebbe veramente essere Punisher. Nessuno vorrebbe farsi tre periodi di servizio nell'esercito, in zona di guerra, l'ultimo dei quali finire catastroficamente male, per poi tornare a casa con il cervello pieno di schegge di vetro e vedere la propria famiglia sterminata a colpi di mitra davanti ai propri occhi e dedicare il resto della propria esistenza a una crociata fredda, oscura, spietata e fatta di massacri.
Chi veste quel logo in quel contesto si copre di ridicolo, proprio come hanno fatto gli agenti di polizia che fecero lo stesso in estate. Quel che davvero vogliono è mettersi addosso un simbolo apparentemente spaventoso da mettere su una t-shirt per mettersi in mostra e poi tornare a casa dalla moglie e dai figli e riprendere la propria vita di tutti i giorni. Non hanno pensato a chi sia Punisher più di quanto i deficienti che ho visto invadere Capitol Hill con la bandiera a stelle e strisce abbiano pensato al significato di quel vessillo.
Nessuno proverà a sostenere che la bandiera americana sia ora un simbolo fascista e che dovrebbe essere trattata in questo modo solo perché un gruppetto di pseudo-fascistelli l'ha utilizzata qualche giorno fa. Dubito pertanto che qualcuno sosterrebbe che alcuni dei pagliacci che vestivano il teschio di Punisher avrebbero agito diversamente a Washington se il personaggio non fosse mai esistito. Hanno fatto quel che hanno fatto perché quell'idiota demente del loro leader li ha convinti che le elezioni erano state rubate. Se sei disposto a commettere atti violenti sulla base di questi presupposti, nessuna dannata maglietta che potresti indossare c'entra qualcosa con i confini che stai attraversando. Totalmente irrilevante.
Fonte: SyFy