La fase 4 dell'UCM "è tutta una reazione al trauma di Infinity War e Endgame"

Richie Palmer rivela che la fase 4 dell'Universo Cinematografico Marvel è tutta una reazione al trauma di Infinity War e Endgame

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Spoiler Alert

Le prime tre fasi dell'Universo Cinematografico Marvel costituivano insieme la cosiddetta "Saga dell'Infinito" che ha portato i protagonisti allo scontro con Thanos. Black Widow ha dato poi inizio alla quarta, il cui disegno a lungo raggio sembra poco chiaro, almeno per noi spettatori. Durante il podcast Spoiler Special di Empire, Richie Palmer, capo dello sviluppo della produzione dei Marvel Studios, ha rivelato qual è il tema portante dei nuovi film. Ecco le sue parole:

La fase quattro è tutta una reazione, e non intendo da parte nostra come autori, ma dei personaggi. È una reazione al trauma di Avengers: Infinity War e Endgame. Stiamo ancora sentendo quegli effetti in questi film a distanza di anni.

Parlando di traumi, e di come affrontarli, Palmer mette poi a confronto due personaggi chiave della nuova fase, Peter Parker e Wanda Maximoff:

Per Elizabeth Olsen, l'intero viaggio di Wanda porta a un momento di responsabilità. E pensiamo che ci sia arrivata. La versione di Wanda era orientata esclusivamente verso l'essere Scarlet Witch, mentre quello che abbiamo scoperto con Agatha e il Darkhold, attraverso la scoperta di sé di Wanda, è il contrario: [diventa] il peggior villain di tutti i tempi, la distruttrice di mondi. Ora è consapevole: "Oh, dovrei essere questo dio. L'ho sempre saputo, sotto la superficie, ma ora mi è stato detto. Ora, il mio modo di affrontare la perdita e il trauma è quello di andare fino in fondo a ciò che sono, cioè Scarlet Witch, quindi sarò quella". Naturalmente, nel nostro film, lei dice: "Non voglio essere così, voglio stare con i miei figli. Quindi lasciatemi in pace, ma vi sto solo facendo sapere che sono Scarlet Witch, quindi non prendetemi in giro".

In un meme che ho visto l'altro giorno, lei era paragonata a Peter Parker. "Cosa succede quando perdi tutto?" Alcune persone lo gestiscono in modo diverso da altre. Peter Parker si è tuffato nel personaggio di Spider-Man alla fine di No Way Home, ha lasciato che questo prendesse il sopravvento come risposta alla sua perdita e al suo trauma. Per Peter, ovviamente, essere Spider-Man significa essereil più grande eroe di tutti i tempi.

Cosa ne pensate delle parole di Palmer sulla fase 4 dell'Universo Cinematografico Marvel? Se siete iscritti a Badtaste+ potete lasciare un commento qui sotto!

FONTE: CB

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