Marvel: Elena Casagrande disegna il nuovo costume della Vedova Nera

La Marvel ha diffuso i character design realizzati da Elena Casagrande per il nuovo costume della Vedova Nera

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Spoiler Alert
Lo scorso settembre, ha fatto il suo esordio negli Stati Uniti la nuova serie Marvel dedicata alla Vedova Nera. Scritto da Kelly Thompson per i disegni della nostra Elena Casagrande, il titolo sta seguendo la "ripartenza" di Natasha Romanoff: dopo aver perso la vita nel megaevento Secret Empire, l'ex spia russa è tornata in scena e adesso sta cercando di capire chi sia in realtà, quanto della sua vita passata sia presente in quella attuale e cosa dovrebbe fare del suo futuro.

Sul numero #6 della testata, avremo modo di vedere un doppio cambiamento per la Nostra: Natasha, infatti, si sposterà a San Francisco (città che negli anni ha ospitato Venom, Daredevil e gli X-Men) e indosserà un nuovo costume. Il design della nuova tuta da combattimento è stato realizzato dall'artista italiana. Date uno sguardo ad alcuni studi dei vari elementi che la compongono.

Vedova Nera, character design di Elena Casagrande

Di seguito trovate le dichiarazioni rilasciate dalla Casagrande e la copertina del numero #6, firmata da Adam Hughes, in cui possiamo vedere il nuovo costume:

Black Widow #6, copertina di Adam HughesCasagrande - Ho creato il nuovo costume di Nat in collaborazione con Kelly [Thompson] e Sarah [Brunstad , editor della serie]. Le prime direttive erano quelle di aggiungere degli elementi high-tech e pensarla come una vigilantes, ma allo stesso tempo senza appesantirla, sotto il profilo visuale, e mantenendo le linee del classico costume di John Romita Jr. e Chris Samnee.

Ho subito apprezzato l'idea di pensare al suo costume come un vestito che ne esalti la forza, con una tecnologia che la rende più forte e resistente: abbiamo realizzato l'idea con le linee rosse sui fianchi, che si illuminano quando lo usa al massimo delle capacità.

Un'altra direttiva era quella di nascondere il suo logo, renderlo meno visibile, e anche in questo caso ho fatto un lavoro di riduzione, più che di illusione. Ho iniziato a ispirarmi alle tute da motocross e da paracadutismo, e poi snellirne l'aspetto e avvicinarlo a quello più classico della Vedova. Il 'gadget' che tenevamo, però, era la giacca con cappuccio e paracadute sulla schiena (appunto!), per darle una sorta di 'maschera' sul viso e per renderle più facile il muoversi tra i grattacieli di San Francisco.

Fonte: Comic Book

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