Marvel, Ed Piskor parla delle influenze fondamentali dietro a X-Men: Grand Design

X-Men: Grand Design è un progetto che riposa sul lavoro di grandi autori e artisti, come spiega Ed Piskor

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Ed Piskor torna a parlare di X-Men: Grand Design e, questa volta, lo fa rispondendo alle domande del sito ufficiale della Marvel. La redazione dell'organo ufficiale della major ha un po' scavato nella sua passione per i mutanti, elemento chiave di questo progetto così particolare, un po' rilettura e un po' rinarrazione in sintesi della grande storia dei mutanti.

X-Men: Grand Design, copertina di Ed Piskor

Quando ho iniziato questo progetto, ho praticamente detto di sapere come rendere le prime 280 uscite di Uncanny X-Men una storia di trecento pagine. Dopo un po' di discussioni, la Marvel mi ha chiesto di farlo in 240 pagine, in sei numeri, tre volumetti da collezione. E mi ha spedito un contratto. Ma al di là della concessione di quelle sessanta pagine, Grand Design è una visione completamente fedele alla mia ispirazione iniziale.

Realizzare fumetti è un'esperienza fin troppo intensa per permetterle di essere compromessa. Mi piacciono le restrizioni e le regole, altrimenti avrei la tendenza a esagerare. Consapevole di dover condensare circa ottomila pagine in quelle a disposizione, devi per forza trovare una chiave per rendere breve quel che è complesso, non indugiare. Ogni numero sarà colmo di materiale, per nulla decompresso come va invece di moda nel Fumetto dei nostri tempi, e coprirà più o meno cinquanta numeri della serie originale. O giù di lì.

La sfida più pesante è che ci sono un sacco di cose che amo riguardo gli X-Men e che non ho abbastanza spazio per farle stare tutte. Inoltre, sono appena arrivato oltre la metà del lavoro, quindi c'è ancora tanto tempo per fare in modo che nuove sfide mi si presentino. Una che alberga costantemente nella mia mente è trovare il modo di mantenere Scott Summers un eroe, anche dopo che lo vediamo lasciare sua moglie, Madelyne Pryor, per altro incinta, quando Jean Grey fa il suo ritorno. Mi ha sempre causato dei problemi, quando ero piccolo. Ma credo di aver trovato una chiave.

Dal punto di vista visivo, sto costruendo la storia sulla base dell'esempio dei disegnatori che più ammiro. Mi piace il modo in cui John Byrne e Paul Smith sono stati fedeli alle proporzioni dei personaggi, mantenendo Wolverine un tappo. Ho adorato il modo in cui Rob Liefeld disegnava i capelli, ai tempi di New Mutants e X-Force. La particolarissima prospettiva di scorcio di Jim Steranko è per me una meraviglia. Ci sono diretti omaggi a Jack Kirby nelle pagine. Neal Adams e le sue Sentinelle che volano nel sole sono intoccabili.

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Piskor confessa: non è il tipo di fan che si identifica in un personaggio in particolare. Non ne ha uno preferito e, piuttosto, sono le personalità creative dietro al Fumetto ad affascinarlo. Jim Lee, John Byrne, Art Adams, Jim Steranko, Jack Kirby e Marc Silvestri sono i nomi di disegnatori che cita tra i suoi preferiti. Inoltre, ritiene di avere sottovalutato per troppo tempo il talento di Rick Leonardi.

X-Men: Grand Design #1, copertina di Ed Piskor

Dobbiamo ringraziare Chris Claremont per il modo in cui gli X-Men funzionano così bene fra loro in termini di relazione. Avere un tizio a scrivere la serie per quasi vent'anni ha creato una coerenza narrativa senza precedenti nei comics mainstream, che credo non sarà mai replicabile. Ha davvero scolpito quei personaggi in modo che i lettori ci tenessero sul serio.

Ascoltare Chris parlare del suo lavoro, significa sentirlo trattare i personaggi come persone vere, non parole su una pagina o segni tracciati su carta.

Per ora, non sono dovuto scendere a compromessi nel realizzare X-Men: Grand Design. Gli editor sono stati grandiosi e tutti quanti dediti al lavoro. A meno che non mi stiano mentendo, la stampa dei fumetti, in termini di progetto e qualità della carta, godrà di una considerazione speciale.

In un universo di proprietà culturali in mano alle corporation, apprezzo molto la totale fiducia di cui godo e il rispetto per la mia visione. Sarà un prodotto spettacolare. Credo che il mio entusiasmo sarà evidente nelle pagine e spero che i fan assorbano un po' della mia energia, leggendo.

Fonte: Marvel

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