Marvel, David Walker su Nighthawk: Troppo estremo, anche per il Punitore

Una città consumata dal crimine e un giustiziere perfino più estremo del Punitore: Nighthawk è protagonista di storie di strada violente e a tinte forti

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Spoiler Alert
Sebbene negli Stati Uniti la rivoluzione di Secret Wars si sia conclusa lo scorso gennaio, le sue ramificazioni e le sue conseguenze continuano a contribuire alla costruzione dell'Universo Marvel odierno. Uno dei modi in cui questo accade è l'arrivo su Terra Prima dei "profughi" extradimensionali che si muovevano nei vari domini di Battleworld; il più noto è indubbiamente Vecchio Logan, che ora milita nelle fila degli Straordinari X-Men di Jeff Lemire, ma non è certo l'unico. Di questa schiera fa parte anche Nighthawk, il giustiziere notturno - proveniente dallo Squadrone Supremo versione Supreme Power di J. Michael Straczynski e Gary Frank - che una volta "atterrato" su Terra Prima ha scelto la città di Chicago come base operativa per la sua lotta al crimine.

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Protagonista di una serie personale ancora in corso negli States, vede le sue storie narrate dal team creativo di David Walker e Ramon Villalobos. Walker rivela come ha reimmaginato il personaggio e le sfide che lo attendono ora che fa parte a tutti gli effetti dell'Universo Marvel principale.

Nighthawk #2Alcuni dei supereroi più popolari della stessa categoria di Nighthawk, come Batman o il Punitore, hanno le loro giustificazioni personali per le attività che svolgono, ma non ci fermiamo mai troppo a esplorare quelli che potrebbero essere i loro rimorsi o i loro conflitti personali sul piano morale ed emotivo. Una cosa che mi è sempre piaciuta di Matt Murdock era il conflitto tra la sua educazione cattolica e ciò che faceva come Daredevil. Volevo toccare questo aspetto, entrare nel cuore di un personaggio che è spinto ad agire in modo molto brutale, pur essendo stato cresciuto da genitori essenzialmente pacifisti. In questo c'è buona parte della mia giovinezza personale. Da piccolo, venivo spesso coinvolto in qualche rissa, mentre mia madre e i miei nonni avevano una mentalità profondamente pacifista e io non ne volevo sapere delle loro lezioni: io volevo combattere.

Chicago non è una città invasa dai supereroi o dai supercriminali, ma allo stesso tempo è incredibilmente complessa e violenta. Lo stato dell'Illinois ha una delle storie più strane in termini di crimini. Non vorrei sbagliarmi, ma credo che abbia il numero più alto di governatori in seguito condannati per qualche crimine. C'è un livello di corruzione e di criminalità incredibile, due aspetti che nella vita quotidiana procedono di pari passo. Quindi ho pensato che sarebbe stato interessante avere un "eroe" in questa città, specialmente se la sua natura è ampiamente discutibile.

Nighthawk #3Detto questo, non voglio fare il tiro al bersaglio su Chicago. Ci ho vissuto, ho amici che ci vivono ancora oggi e ci sono altri aspetti della città che sono fantastici. Tuttavia, penso che sotto molti aspetti Chicago rappresenti ciò che può andare storto in una città quando il senso di responsabilità viene a mancare, quando la doppiezza diventa eccessiva e l'avidità diventa la forza dominante. Accade anche in molte altre città, ma a Chicago sembra esserci qualcosa di speciale. Se dai un'occhiata alle percentuali degli omicidi, al tasso di criminalità e al livello di corruzione sia nello stato che nella politica cittadina, come scrittore ti viene da dire: "Un momento! Come mai non c'è nulla di ambientato in questa città? Ci stiamo perdendo una miniera d'oro!"

Ad assistere Nighthawk nella sua lotta contro il crimine abbiamo la dottoressa Tilda Johnson, già nota come Nightshade. Ho sempre avuto l'impressione che gli altri autori avessero delle remore a usarla. Negli ultimi dieci anni non si è vista quasi mai e ho pensato fosse molto interessante il fatto che si trattasse di una dei massimi esperti di robotica e di ingegneria elettronica dell'Universo Marvel. Eppure l'abbiamo vista soltanto andarsene in giro in un bikini di pelle. Quindi mi sono detto: usiamola in qualche modo. Riscriviamola. Cambiamola. Mi sono immaginato la storia di Nighthawk, giunto sulla Terra dopo gli eventi di Secret Wars, che si guarda in giro e si chiede: "Chi sono le persone che posso usare, che possono lavorare per me, che sono dotate di talento e di abilità adeguate e che magari non hanno mai avuto le opportunità e l'ammontare di denaro che si meritavano?" Nella mia mente, Tilda era una di queste persone.

Nighthawk #3, variant coverIl resto del cast di supporto è composto da alcune figure della polizia di Chicago, da personaggi come Sherman Burrell, Dixon e Nina. Una parte della serie consiste nel rivelare il loro rapporto con Nighthawk, un rapporto che diventa molto complicato, in quanto Nighthawk è in pessimi rapporti con la polizia di Chicago. È una sorta di Punitore locale, e mi è sempre piaciuto il fatto che tra le forze di polizia ci fossero alcuni uomini che chiudevano un occhio su ciò che faceva il Punitore o addirittura lo approvavano di nascosto. Voglio inserire nella mia storia anche questo elemento.

Naturalmente mi piacerebbe molto fare intervenire nella serie altri protagonisti dell'Universo Marvel. Di sicuro vorrei che Nighthawk incontrasse di nuovo alcuni membri dello Squadrone Supremo e vorrei anche vedere come reagirebbe con altri personaggi. Non so se mai accadrà, ma mi piacerebbe scrivere la storia di un faccia a faccia tra lui e il Punitore. Ho in mente questa splendida scena di Frank Castle che scruta Nighthawk e dice: "Okay, ho capito quello che stai facendo, lo rispetto fino in fondo, ma forse hai superato il limite." Per me, sentire Frank Castle rivolgere queste parole a qualcuno sarebbe una suprema ironia!

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Fonte: CBR

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