Marvel: David Marquez e la sfida di disegnare Civil War II
Civil War II è ormai alle porte negli Stati Uniti: della fatica e della gioia di ritrarre un evento così importante e di massa parla il disegnatore David Marquez
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Quando mi hanno detto che avrei potuto avere quest'incarico, la sorpresa è stata grande. Brian Michael Bendis e io avevamo pianificato di lavorare assieme su una lunga e corposa serie di albi di Invincible Iron Man, ma quando Civil War II è atterrato sulla scrivania ho visto un'opportunità che non potevo lasciarmi sfuggire.
Quando la saga originale è uscita, ero ancora un aspirante disegnatore professionista e Steve McNiven fu un'ispirazione fondamentale per la mia carriera. Avere la possibilità di lavorare a questo progetto va oltre ogni mia aspettativa.
Tony Stark, in questo evento, sarà diverso da come lo vediamo nella serie per due ragioni. Innanzitutto interagirà con un gruppo di persone molto più ampio; in seconda battuta, il suo stato emotivo sarà del tutto differente. Perlopiù, sinora, Invincible Iron Man è stata un'avventura molto divertente e dinamica. Civil War II, pur promettendo grande eccitazione, ha un lato molto più serio da affrontare e vi assicuro che non vi proporrà meno colpi di scena della prima Guerra civile Marvel.Una delle cose a cui mi sono dovuto maggiormente adattare per svolgere il mio lavoro sul crossover riguarda le scene di combattimento di massa. Ho già lavorato su titoli che avevano squadre di eroi per protagonisti, in particolare All-New X-Men, ma c'erano dozzine, non centinaia di personaggi. Avere l'occasione di divertirsi con, letteralmente, tutti i giocattoli della Marvel è entusiasmante, ma anche una sfida, anche solo per il fato di dover tenere traccia di ogni costume e uniforme. Ma è davvero un privilegio.
Anche perché non mi è pesato aggiornarmi su tutto. Anzi, la necessità si è tradotta nell'occasione di leggermi un sacco di fumetti, il che non è affatto male. Inoltre è stato interessante vedere come diversi artisti si siano approcciati al design di un costume e cercare di trovare la mia impronta personale da dare a ognuno, in modo da onorare i dettagli e usarli per comunicare la mia idea di estetica.
Inoltre, ho l'occasione di lavorare di nuovo con Brian. Credo che ormai siamo arrivati al punto da capire al volo lo stile di narrazione l'uno dell'altro. So sempre che mi proporrà una sceneggiatura che mi metterà alla prova in termini di prospettiva, di contenuti emotivi e di occasioni per sperimentare qualcosa di nuovo e cerco di fare ogni volta del mio meglio per sorprenderlo, di aggiungere del mio alla sua storia.
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Fonte: Marvel