Marvel: Dan Slott scrive una storia ad anello di Moebius per Silver Surfer
Una storia che non ha inizio, non ha fine e va risolta come un rompicapo: con Silver Surfer, Dan Slott infrange tutte le barriere tra narrazione e lettori
Ma un talento del genere è stato reclamato anche dall’autore stesso: Slott ha deciso di oltrepassare ogni barriera tradizionale del fumetto, creando una storia ciclica le cui tavole vanno a comporre letteralmente un Anello di Möebius: ai lettori di Silver Surfer #11 il compito di “manipolare la storia” nel modo giusto per consentire a Surfer e a Dawn di sfuggire a una storia che altrimenti si ripeterà ciclicamente all’infinito.
È una storia sulla falsariga de Il Giorno della Marmotta, o l’episodio “Causa ed Effetto” di Star Trek: The Next Generation. Il tema portante di queste storie è un loop spazio-temporale e noi abbiamo deciso di costruirne fisicamente uno all’interno del fumetto. Abbiamo letteralmente scagliato il fumetto nella quarta dimensione! Quindi questo è un fumetto da tenere in mano, che il lettore deve poter sfogliare, capovolgere e piegare, cose che funzionano meglio con la copia fisica che non con quella digitale.
Di tanto in tanto hai voglia di spingerti oltre il limite. Ti chiedi: “Cosa possiamo fare in un fumetto?” Io e Mike Allred ci siamo divertiti molto a lavorare su Silver Surfer. C’è sempre questa sensazione del tipo: “Qual è il prossimo livello? Fino a che punto possiamo spingerci? Dove possiamo andare?” Non avete idea delle note e degli appunti che ho scritto sulla mia lavagna: continuavano a crescere e crescere, e di tanto in tanto mandavo a Mike uno screenshot di ciò che la lavagna con il progetto del numero #11 stava diventando. Anziché spaventarsi, lui mi rispondeva sempre: “Avanti, facciamolo!”
Questo numero arriva dopo che Dawn ha scoperto il terribile segreto di Surfer: era un Araldo di Galactus, con tutto quello che ne consegue. Anche lei si era ritrovata in una posizione in cui avrebbe dovuto compiere lo stesso sacrificio di Norrin e offrirsi come Araldo al fine di salvare delle vite; anche se poi questa scelta le è stata risparmiata, e pur sapendo che avrebbe fatto la stessa scelta di Norrin, c’è anche una grande differenza. Dawn è ancora una brava persona e nel suo cuore non riesce a riconciliarsi col fatto che Surfer ha guidato Galactus fino a innumerevoli pianeti dove miliardi di persone sono morti.
Anche se ha visto meraviglie cosmiche di ogni genere, Dawn vorrebbe tanto tornare ad Anchor Bay e riprendere la sua vita come se niente fosse successo. E quello sarebbe il piano, ma prima Surfer ha fatto una promessa a sei miliardi di profughi alieni, provenienti dai pianeti che Galactus ha distrutto. Norrin ha giurato di trovare per loro un nuovo pianeta da colonizzare, un paradiso. E ora devono intraprendere quella missione, che è ciò che li attira nell’“Anello di Moebius”. Non si tratta solo di un trucco visivo: quando devi raccontare una storia, a prescindere dal formato o dal mezzo che usi, la storia da raccontare è sempre importante. E speriamo che questa sia molto potente.
Appena sfuggiti al loop, Silve e Dawn faranno a malapena in tempo a entrare nelle vicende di Secret Wars. E i nostri numeri sono speciali, perché Secret Wars è ambientato su Battleworld. C’è una luna che orbita attorno a Battleworld, ma al di là di quella non è rimasto niente nell’Universo Marvel. Tutto il Multiverso è stato distrutto. Non c’è più! Non c’è niente là fuori. E Surfer e Dawn sono proprio in quella parte dell’universo che viene distrutta, vale a dire tutto il resto.
I nostri numeri quindi esploreranno ciò che è accaduto al resto del cosmo. Se vi interessa il lato cosmico del Marvel Universe, questa è la serie da seguire. Useremo alcuni personaggi cosmici che abbiamo tenuto nascosti nei promo, e per di più... una delle nostre copertine è una bugia. Non vedrete quella vera, perché rovinerebbe una sorpresa troppo bella!
Fonte: CBR