Marvel: Dan Slott era contrario al design di Spider-Gwen
Dan Slott parla delle origini di Spider-Gwen e dei suoi iniziali dubbi sul design del suo costume
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Ogni evento riguardante l'universo del Tessiragnatele passa sotto il suo vaglio e ottiene quantomeno un suo parere autorevole. Non fa eccezione il successo istantaneo e imprevisto di Spider-Gwen, nata per caso come parte di Spider-Verse e divenuta oggi un vero fenomeno editoriale. Ecco cos'ha dichiarato Slott sulle origini della Gwen Stacy ragnesca e sul suo aspetto, forse la caratteristica che da subito ha colpito i fan.
Non ero convinto del costume all'inizio. Avevo pensato a una divisa che assomigliasse al modo in cui Gwen era vestita la notte in cui Goblin la uccise, con lo stesso trench e gli stessi pantaloni, ma in toni rossoblu e con classiche decorazioni a ragnatela. Volevo che fosse immediatamente riconoscibile come la fidanzata deceduta di Peter Parker vestita però in stile ragnesco.
Dato che il personaggio è nato in questa maniera nella mia mente e ho avuto tempo di rimuginarlo per un po', quando il design di Rodriguez mi è stato proposto la mia prima reazione è stata: "Quella non è Spider-Gwen!". Devo dire che inizialmente ero davvero contrario, ma oggi sono contento che nessuno mi abbia dato minimamente retta, perché il personaggio è assolutamente fantastico, molto meglio di come lo avrei realizzato io.
Sappiamo cosa stanno pensando molti di voi: se solo fosse sempre andata così con le storie di Slott. Certamente il buon Dan ha dimostrato di saper ammettere un errore, con queste dichiarazioni, ma ha dato anche degli argomenti piuttosto validi ai suoi tanti critici in giro per il mondo.
Fonte: Comic Book Resources