Marvel, Civil War II: Matt Rosenberg rivela nuovi dettagli sulla serie di Kingpin
Kingpin è un personaggio di grande umanità, che avrebbe potuto facilmente essere un eroe e non un criminale: parola dello sceneggiatore Matthew Rosenberg
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Lo sceneggiatore è stato intervistato sull'argomento dalla redazione di Comic Book Resources. Ecco le interessanti considerazioni che ne sono risultate.
Chi non ama Wilson Fisk, una delle figure più iconiche del mondo del fumetto? Certo, è uno dei cattivi, ma non è un sociopatico fatto e finito. Ha anche un lato molto umano, sotto quell'aspetto da duro, e credo che sia questo a renderlo un personaggio di successo. Non è difficile pensare al fatto che avrebbe potuto facilmente essere un eroe o, quantomeno, un tizio qualunque, ma i suoi obiettivi e la sua determinazione hanno sconfitto la sua etica. Ed ecco come ci si trasforma in un mostro.
Credo che quest'aspetto sia molto interessante da sviscerare. Allo stesso modo in cui è possibile trovare aspetti di noi stessi in personaggi come Daredevil, Spidey e Cap, possiamo immedesimarci con alcune parti della personalità di Wilson Fisk. Rappresenta l'altra faccia della medaglia e, in questo, c'è qualcosa di bellissimo.
Kingpin è un uomo costantemente determinato a restare in cima al mondo e non permette a nessuno di mettersi sul suo cammino se c'è anche solo il rischio che qualcuno l'abbia sorpassato. Ma quando è caduto in basso ed è sul fondo? Allora tutti quanti sono in pericolo. Il personaggio che vedremo in questo fumetto dimostrerà un'abilità e una forza di volontà che mancano da un po' di tempo. E, quando si presenterà l'occasione giusta, la coglierà di certo, costi quel che costi.Uno dei temi importanti della storia sarà la fiducia. Trovare le persone giuste da avere al proprio fianco è complesso, per un uomo come Fisk, quando è in una posizione di potere assoluto. Nella situazione in cui è ora è pressoché impossibile. Faranno la loro comparsa dei volti decisamente noti ai lettori, ma alcune delle persone più vicine al protagonista, quelle di cui avrà più bisogno, saranno dei personaggi del tutto nuovi.
La cosa in assoluto più divertente di Kingpin, per me, è il fatto che possa essere la spina nel fianco di chi vuole ogni giorno che Dio manda in Terra. Fa quel che gli pare e fa incazzare tanto gli eroi quanto i criminali. Quindi è chiaro che la gente non aspetta altro che il proprio turno per colpirlo, sia i pezzi grossi che i falliti sono in fila per farlo fuori, ma è proprio allora che dà il meglio di sé.
Sono cresciuto adorando i villain della Marvel ed essi hanno definito il mio amore per i comics assieme a tanti altri fattori. Quindi, se avessi l'occasione di continuare a raccontare la storia di Fisk, lo farei al volo. C'è ancora tantissimo da esplorare e un sacco di sfaccettature della sua personalità da mettere in luce. E poi, non esisterebbero grandi eroi se non ci fossero grandi criminali.
Sul finale, i complimenti e gli applausi di Rosenberg al suo disegnatore, Ricardo Lopez Ortiz, definito un artista dallo stile unico e assolutamente stimolante, in grado però di non farsi prendere dai formalismi e di esprimere la propria personalità visiva in maniera sottile. Soprattutto, Rosenberg plaude al realismo delle espressioni dei suoi personaggi, incredibilmente umane e credibili.
Fonte: Comic Book Resources