Marvel, Civil War II: conseguenze, indizi e futuri distopici
Civil War II volge al termine con nuovi lutti e ombre sull’Universo Marvel: alla fine della saga, quali scenari aspettano gli eroi... e i lettori?
Sappiamo già da tempo che l’Iron Man originale brilla per la sua assenza negli scenari di Marvel NOW!, e sebbene si sia speculato molto sui possibili motivi della sua scomparsa, quello più diretto e definitivo, la sua dipartita, si profila ora come una distinta possibilità.
Sorge quindi spontanea un’ulteriore domanda: data l’apparente ineluttabilità delle visioni dell’Inumano, quel futuro distopico è ora destinato a diventare lo scenario ufficiale dell’Universo Marvel prossimo venturo?
Di certo alcuni tasselli non tornano, come per esempio il ruolo di Hulk in quel tragico avvenire - visto che Bruce Banner è caduto vittima proprio nel corso degli eventi di Civil War II - e quello dei Fantastici Quattro, in parte attualmente impegnati nella ristrutturazione del cosmo e assenti dagli scenari terrestri. Tuttavia, va anche segnalato che il “reset” attuato con Secret Wars potrebbe perfino permettere una riscrittura di quel passato e renderlo effettivamente possibile.
In ultima analisi, va specificato che fin dai tempi di Giorni di un Futuro Passato, per passare a L’Era di Apocalisse fino alla più recente Age of Ultron, la minaccia di un futuro distopico aleggia da sempre sull’Universo Marvel, ma a conti fatti rimane sempre una possibilità remota o una crisi sventata, con il domani ancora tutto da scrivere.
Forse anche stavolta sarà così, o forse stavolta le cose andranno diversamente (i piani alti della Marvel garantiscono che Civil War II è un “punto di svolta divisivo”).
Quello che più conta è forse che, alla chiusura di Civil War II, si sarà quasi completato un cambio generazionale pressoché globale dei supereroi classici: Iron Man, Hulk, Thor, Wolverine e Capitan America non sono più quelli di un tempo e sebbene i loro nomi da eroi siano ancora attivi, altre figure ora vestono i panni di Tony Stark, Bruce Banner, Logan e Steve Rogers. Una procedura talmente capillare (basti pensare che coinvolge anche nomi di secondo piano come Nick Fury e Occhio di Falco) che è impossibile pensare che il “cambio della guardia” a livello globale non sia frutto di una pianificazione in atto da tempo.
Forse questa staffetta generazionale avrà nell’Universo Marvel esiti nefasti e porterà veramente alla venuta di un futuro tetro, ma a livello editoriale è invece innegabile il fascino di un rinnovamento e di una sensibilità alle tematiche e alle vicende contemporanee. In ultima analisi, forse è questo il vero significato (e il vero pregio) del termine "NOW!".
Fonte: CBR