Marvel: Chris Hastings e la narrazione visiva di I am Groot

Hastings torna a parlare di I Am Groot mettendo in evidenza le atmosfere visive e la narrazione per immagini

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Christopher Hastings torna a parlare di una delle serie Marvel che facilmente possiamo ritenere tra le più attese dagli amanti dell'universo cinematografico della Casa delle Idee. Si tratta di I am Groot.

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Della storia, disegnata dal nostro Flaviano Armentaro, che avrà per protagonista il più famoso albero senziente dei Guardiani della Galassia, dovreste già sapere diverse cose. Qui di seguito, ecco quanto di nuovo ha avuto da aggiungere lo sceneggiatore.

I Am Groot #1, copertina di Flaviano ArmentaroLa comunicazione del piccolo Groot è la pietra angolare di ogni decisione che ho preso per questa serie. In un modo o nell'altro, sono ciò che guida la narrazione. Possiamo mostrare Groot che esprime semplici emozioni, desideri o reazioni e trovare in ognuna un'occasione di divertimento e di racconto visivo.

In un certo senso, la serie è stata l'occasione per tornare ai miei principi narrativi di base. Quando ero uno studente della scuola d'arte, ci era proibito creare fumetti che contenessero parole, perché questo ci costringeva a raccontare solo tramite immagini. Quindi ho tolto la polvere ai vecchi trucchi imparati allora. Grazie al cielo ho con me Flaviano, che ha tutti gli strumenti per far sì che funzionino.

Se Groot non fosse nella sua forma infantile, probabilmente sarebbe stata tutta un'altra storia, semplicemente perché avrebbe l'occasione di farsi strada con la forza attraverso i suoi problemi di bimbo sperduto su un pianeta sconosciuto. Invece è vulnerabile e non al pieno delle sue potenzialità, il che ha decisamente dei risvolti importanti sul tipo di trama che raccontiamo.

Gran parte dei guai in cui incapperà sono frutto della perversione di un'antica tecnologia, un tempo intesa a rendere la vita più semplice e ora divenuta terrificante. Come mai e per quali vie resta un mistero che scopriremo col tempo.

Flaviano Armentaro ha abbracciato con grande convinzione l'atmosfera psichedelica e la bizzarria del mondo che ci fa da ambientazione e ha reso Groot e le sue espressioni incredibilmente affascinanti mantenendone la comicità. Nel primo numero, presenteremo il personaggio di Baby Groot e il suo legame coi Guardiani. Dopodiché, la storia sarà un fantasy molto classico. Le mie maggiori influenze sono state Majora's Mask, Labyrinth e Nel Fantastico Mondo di Oz.

Fonte: Comic Book Resources

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