Marvel: Chris Claremont, Nightcrawler e il ritorno del Re delle Ombre

Claremont racconta del suo ultimo progetto mutante, della volontà di non pestare i piedi agli altri x-scrittori e della percezione della morte per gli X-Men

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Nightcrawler 1Come sappiamo, dopo essere tornato in vita sulle pagine di Amazing X-Men, il personaggio di Nightcrawler ha anche ricevuto una nuova serie stand-alone, scritta da Chris Claremont e disegnata da Todd Nauck e che arriverà in Italia a gennaio 2015 su X-Men Deluxe Presenta 232: un volumetto da edicola edito da Panini Comics che conterrà i primi 6 episodi della testata americana.

Proprio Chris Claremont ha parlato del personaggio e del suo ultimo progetto mutante in una lunga intervista a CBR, che è partita dai molteplici eventi tragici che il personaggio ha vissuto ultimamente, a cominciare dalla morte del suo migliore amico, Wolverine.

Devo ammetterlo, guardando a tutto questo come autore della serie devo immaginare come Kurt reagisca a ciò come personaggio, e da un lato c'è il concetto di perdita in senso stretto, ma dall'altro questi ha comunque visto morire Jean due volte, e anche Colosso. Sa anche che Capitan Bretagna è morto almeno un paio di volte, come del resto Kitty è rimasta intrappolata in un gigantesco proiettile celestiale che ha attraversato la galassia.

Nightcrawler 2

Anche Betsy [Braddock, Psylocke] è morta almeno una volta. Così come Kurt dice a Rachel nell'ultimo numero, non è niente che non abbiamo visto prima. Penso che, dal suo punto di vista, si confronti con questa realtà in modo molto specifico e personale. La sua prospettiva è quella di una persona che ha fede, e che tutto questo faccia parte del disegno di Dio: "io sono tornato, e devo averlo fatto per un motivo. Così devo fare del mio meglio per giustificare nel modo migliore possibile la mia resurrezione. Nel frattempo, dovrei godermi la vita e regalare gioia alle persone attorno a me."

Penso che anche Logan, come personaggio, non vorrebbe che qualcuno si affliggesse per lui, vorrebbe che Kurt abbracciasse la vita e che la vivesse come se lui ci fosse ancora. Kurt era bello che morto, ma comunque è tornato. Perciò ci deve essere un motivo per tutto questo, anche se non lo comprende ancora appieno. Quindi lui continuerà ad andare avanti e ad avere fede.

Il punto con Kurt è che lui ha un vantaggio, o forse uno svantaggio, rispetto agli altri amici e colleghi dotati di fede: loro non conoscono i segreti che lui conosce perché non sono stati nell'Aldilà. Se parlasse con un prete sarebbe tranquillamente legittimato a dire "Io ci sono stato e sono tornato, la nostra fede è valida: sono passato per i Cancelli del Paradiso, ho incontrato il Cherubino, sono stato fra gli Arcangeli". Ma il suo ritorno può essere un'espressione della sua fede? Il punto con la fede è che tu credi in qualcosa senza avere prove tangibili. Ora che lui ha queste prove tangibili, come si sposa tutto questo con la sua fede? Gli dà un senso di equilibrio e uno scopo, e gli consente di essere un'ancora per tutti i suoi amici, colleghi e anche gli studenti attorno a lui.

C'è una miniserie sulla quale ho lavorato a lungo, ma nessuno alla Marvel si è mai davvero interessato a pubblicare. Nella storia volevo raccontare dei personaggi che sono morti e raccontarla dal loro punto di vista. Un motivo per il quale volevo farla era che Thunderbird è rimasto morto per circa 40 anni e volevo vedere cos'altro potevamo realizzare oltre la storia in due parti che io e Louise Simonson scrivemmo [Chaos War: X-Men del 2010].

Nightcrawler 3Negli ultimi tempi però, Nightcrawler non ha solo perso degli affetti, ma ne ha anche guadagnati, come, ad esempio i suoi piccoli Banf.

Penso che questi aggiungano mistero, nel senso della loro origine. Chi li ha creati? Perché sono qui? Qual è il loro scopo oltre che essere fonte di risate? Sono qui per fare da spalla a Kurt o per condurlo alla sua destinazione? Sono davvero buoni? O no? Queste sono domande a lungo termine, e data l'attuale realtà editoriale non sono sicurissimo di quanta flessibilità o spazio ci sia per una serie a lungo termine. Ogni cosa sembra essere vista da una prospettiva più specifica e sostenuta rispetto ai vecchi tempi, per usare un luogo comune.

Nightcrawler segna anche il ritorno di Claremont su una testata degli X-Men dell'Universo Marvel, personaggi con i quali ha una lunga esperienza:

Sono tutti divertenti. Lo svantaggio è che con un numero così grande di personaggi e il numero limitato di pagine che abbiamo è difficile focalizzarsi su qualcuno in particolare, specialmente quando non sono parte della tua continuty di fondo. Se mi stai chiedendo quali personaggi sono disponibili perché io li possa utilizzare o meno, semplicemente faccio richiesta ufficiale. Se questa viene approvata dal Dipartimento-X possiamo iniziare a valutare chi è disponibile. Provo a tenere Nightcrawler su un binario singolare e isolato, perché c'è sempre il rischio di schiacciare i piedi a qualcun altro, cosa che non voglio assolutamente fare.

Nightcrawler 4In Nighcrawler #9 ha fatto il suo ritorno il Re delle Ombre, altro personaggio con il quale lo scrittore ha dei precedenti:

Lui è sempre stato un inesorabile avversario. L'essenza è che non importa quanto tu provi ad ammazzarlo, semplicemente non ci riesci. E quello che lo rende ancora peggiore è la sua abilità di possedere un personaggio innocente e corromperlo irrimediabilmente. Improvvisamente Kurt riceverà una chiamata proveniente dall'altra parte del mondo, e da lì le cose andranno a rotoli.

Infine, Claremont ha parlato dell'artista Todd Nauck, che lo accompagna su Nightcrawler sin dal primo giorno:

Si sta occupando dei disegni sin dal principio, il che è una delizia. Per me l'essenza di un buon fumetto è formare una squadra in sintonia e mantenerla unita più a lungo possibile. Così puoi costruire una serie ongoing con una reale relazione commerciale con i lettori. Se si cambiasse sempre artista sarebbe come guardare una serie TV e trovare i propri personaggi impersonati da attori diversi di settimana in settimana.

Nightcrawler 5

Fonte: CBR

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