Marvel: Al Ewing sui piani dell'Immortale Hulk e il ruolo di Bruce Banner
I legami di Hulk con il mondo esoterico, la genesi del tema generale della serie e la natura del Golia Verde
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Credo che l'idea sia nata abbastanza organicamente dalle mie riflessioni sull'identità di Hulk e i suoi obiettivi a lungo termine. E anche da una serie di immagini e da tanta iconografia teologica che ha iniziato a farsi strada nella serie sin da Avengers: Senza Tregua. Proprio lì ho iniziato a pensare a questa situazione, dal discorso di Jarvis che è tanto piaciuto alla gente. Pensavo al Diavolo e alle varie concezioni della sua figura, e a come Hulk rappresenti di fatto la parte più oscura e tenebrosa di tutti noi.
Quest'ombra non è solo un lato oscuro, ma rappresenta tutte quelle parti di noi stessi che non vogliamo accettare, le verità scomode da cui ci fuggiamo. E se Bruce non ha ammesso la propria rabbia, a volte essa è giustificata, è una risposta necessaria alle tante ingiustizie di un mondo come minimo migliorabile. Come si sentirebbe di fronte a quella rabbia un uomo che si sente estromesso dal genere umano? Avrebbe tatto? Probabilmente no. E quando quella persona ha il potere brutale di Hulk, fa paura.Ho fatto le mie ricerche sul personaggio e mi sono ricordato dell'Hulk demoniaco di Paul Jenkins e Ron Garney, un Hulk che Bruce ha represso del tutto, che aveva il nome di un Diavolo e che voleva distruggere il mondo intero. Improvvisamente mi è venuta l'idea perfetta su chi sarebbe stato il mio Hulk o, almeno, in cosa si sarebbe evoluto.
Il mio intento è sempre stato scatenare il dibattito, non affermare in maniera ovvia quali siano i desideri e i piani di Hulk. Se lo facessi, mi condannerei a deludere le aspettative, soprattutto in una storia come questa, la cui domanda centrale è se sia un uomo o un mostro. O magari entrambe le cose. C'è sempre stata una certa quantità di ambiguità riguardo l'argomento, e io sono qui per accertarmi che permanga.
Secondo me, nessuno ha ancora indovinato o capito quale sia il piano di Hulk (o Banner). Quando sarà, spero sarete piacevolmente sorpresi. E Samson sta passando un periodo di grande crisi personale, quindi non è proprio il miglior psichiatra del mondo, al momento. Credo sia solo felice di vedere che Hulk ha in mente qualcun altro oltre a se stesso.
Ho pensato che sarebbe stato interessante vedere al fianco di Banner un personaggio tornato dal mondo dei morti e con difficoltà ad accettare la cosa. Era un'idea interessante con cui giocare, perché è la persona perfetta con cui disquisire di ciò che ti perseguita, quando torni in vita. Quindi lo vediamo chiudersi in se stesso, cercare risposte nella religione, distante e sarcastico. Il fatto che sia diventato uno che scherza di fronte a questi temi non mi pare lo renda particolarmente sano e stabile. Comunque ci sono piani a lungo termine per lui.
Nonostante ci siano delle coincidenze tra il personaggio di Immortal Hulk e il Golia Verde che i lettori americani stanno apprezzando su Avengers: Senza Ritorno, Ewing rimarca il fatto che non c'è bisogno di leggere altro che la serie regolare per seguire pienamente la parabola del personaggio.
Fonte: Comic Book Resources