Marvel, Agents of SHIELD verso Civil War II: Guggenheim è pronto alla rivoluzione
Per Marc Guggenheim, Agents of SHIELD è un'entusiasmante Mission: Impossible in salsa Marvel, ma i tumulti di Civil War II incombono...
Questo concept dello S.H.I.E.L.D. è ispirato alla serie televisiva, quindi pur usando delle versioni a fumetti dei personaggi della serie, ho voluto dare la mia impronta personale a ognuno di loro. Ho cercato soprattutto di approfittare dei vantaggi che il mezzo del fumetto può offrire e del fatto che questa collana sia ambientata nell’Universo Marvel vero e proprio, anziché in quello cinematografico. Nella serie TV hanno dei limiti comprensibili: non possono avere Capitan America o Iron Man come guest star, dal momento che Chris Evans e Robert Downey, Jr. non sono disponibili. In un fumetto non abbiamo questo limite... anzi, l’assenza di limiti è un grosso vantaggio, e ho fatto in modo di sfruttarlo al massimo.
La mia dichiarazione di intenti per questa serie è stata quella di fare una versione di Mission: Impossible o di James Bond ambientata nell’Universo Marvel. Quindi uno degli elementi principali di questo concetto è poter visitare gli scenari più esotici. Ma anziché Los Angeles o Parigi, visiteremo gli scenari esotici dell’Universo Marvel, quindi sarà una sorta di diario di viaggio in salsa Marvel. Visitermo l’ex Isola dell’A.I.M., Madripoor, che è uno dei miei scenari Marvel preferiti, e l'Hell’s Kitchen di Daredevil. Poi andremo a Shanghai, e tra i resti del Progetto Pegasus. Saltare da un luogo all’altro è uno degli aspetti più divertenti della serie.
Mentre gli altri membri dello S.H.I.E.L.D. interagiscono con l’Universo Marvel, Coulson e la sua squadra sono un caso a parte. La natura delle loro interazioni è molto diversa. Se Nick Fury e Maria Hill interagiscono con gli eroi, la nostra squadra svolge un ruolo leggermente più protettivo. Sono loro ad aiutare gli eroi, anziché il contrario. Si ritrovano nella posizione in cui devono salvare gli eroi, e questo rende le dinamiche leggermente diverse.Uno degli elementi che sto introducendo nella serie è l’antagonismo tra lo S.H.I.E.L.D. e il Dipartimento della Difesa, una branca dell’esercito degli Stati Uniti. Mi interessavano le politiche tra queste due organizzazioni ed ero incuriosito dal fatto che non andassero troppo d’accordo. In un certo senso, il Dipartimento della Difesa ha trasformato in un’arma l’amore di Coulson per i supereroi. Essendo Coulson il fan Marvel per eccellenza, gli è stato chiesto in molti casi: “Chi è il più forte? Come farebbe questo tizio a sconfiggere quest’altro tizio?” E Coulson non ha potuto fare a meno di mettere il cervello al lavoro e di rispondere “Beh, se dovessi sconfiggere Capitan America, farei così...” Ma quello che inizialmente era un esercizio mentale, ora è finito nelle mani sbagliate, e Coulson e la sua squadra dovranno lottare per far rientrare il genio nella lampada.
Inoltre, su tutto l’Universo Marvel incombe Civil War II. Sto cercando di collegare la mia serie in modo molto stretto a quell’evento. Ho esordito alla Marvel con un lavoro collegato a Civil War, quindi provo molto affetto per questo concept e sono emozionato al pensiero di poter rivisitarlo. Questi grandi cambiamenti dello status quo creano opportunità narrative ancora superiori, quindi voglio che Civil War II abbia un profondo effetto su Agents of S.H.I.E.L.D. e metta sottosopra tutta la serie. Abbiamo in serbo delle grandi sorprese.
Fonte: Newsarama