Marvel: Adi Granov vorrebbe lavorare ai nuovi film di Star Wars

Adi Granov parla del suo rapporto con il fumetto e con i personaggi di Guerre Stellari, oltre a dichiararsi disponibile a lavorare ai nuovi film

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Adi Granov è uno dei più apprezzati disegnatori attualmente in forza alla Marvel Comics. Responsabile delle copertine della serie dedicata a Darth Vader, ha rilasciato una lunga intervista sulla propria carriera a Newsarama, in cui racconta il proprio rapporto con l'immaginario di Star Wars e spiega su quali nuovi progetti vorrebbe lavorare in futuro.

Darth Vader #4, copertina di Adi GranovSono diventato un fan ancor più grande di Star Wars proprio lavorando a questa serie, perché crescendo in Jugoslavia non ho intercettato l'onda di piena dei film, se non più tardi. Adoro la fantascienza e il mondo di Guerre Stellari, specialmente dal punto di vista estetico, ma non avevo una grande connessione con i personaggi prima di disegnarli. Devo dire che è successa la stessa cosa con Iron Man, tra l'altro.

Il fatto è che devi necessariamente imparare ad amare e conoscere molto bene questi personaggi, quando li disegni, perché sono talmente familiari al pubblico che persino il più piccolo errore ai suoi occhi è evidente. L'universo narrativo, poi, è davvero dettagliato ed è importantissimo essere molto precisi. Ho dovuto studiare a fondo un sacco di elementi che di solito dai per scontati quando disegni una copertina per una serie. Ma devo dire che mi piace questa passione per i particolari e l'approccio molto razionale che impone.

Inoltre, per uno come me che ha uno stile piuttosto realistico, è perfetto il fatto che gran parte dei personaggi siano basati sull'aspetto di persone esistenti, di attori in carne ed ossa. Oltre alle immagini de film ci sono migliaia di fotografie da utilizzare come modello o come spunto per creare qualcosa di nuovo. Si risparmia tempo con gli studi dei personaggi.

Granov ha poi parlato dei suoi primissimi contatti con la Marvel, della sua stretta connessione con il personaggio di Iron Man su cui ha lavorato anche in occasione della collaborazione con Jon Favreau, durante la lavorazione del secondo capitolo cinematografico. Granov, che ha partecipato anche alla produzione di Amazing Spider-Man 2, ha spiegato che il lavoro nel campo cinematografico gli interessa e sarebbe disposto a estendere le sue esperienze.

Batman v Superman, illustrazione di Adi GranovMi piacerebbe lavorare ancora nel cinema, ma a certe condizioni. Ho adorato lavorare con gli artisti dei Marvel Studios, come Ryan Meinerding e con i registi con cui ho collaborato. Ma in questo tipo di produzioni il processo artistico viene diluito proporzionalmente alla quantità di persone coinvolte nelle decisioni. Nel film di Iron Man, eravamo io, Favreau, Ryan e un paio di altre persone ad occuparci della cosa. Quella è stata un'esperienza interessante, perché avevo responabilità vere e la cosa mi ha entusiasmato. In altri casi, ha funzionato meno e non lo rifarei.

Ovviamente, molto dipende dalle circostanze e dalle persone coinvolte, ma mi piacerebbe anche lavorare a film non di supereroi. Ad esempio, se avessi l'occasione di collaborare con George Miller al prossimo film su Mad Max non ci penserei due volte. Oppure su Star Trek e, ma forse non c'è nemmeno bisogno di dirlo, Star Wars.

Granov ha parlato dei suoi esordi come copertinista, tempi in cui non aveva la minima aspirazione ad occuparsi degli interni di un fumetto: il suo desiderio era quello di limitarsi a copertine e poster, fare l'illustratore puro. Cosa che preferisce anche ora, perché l'illustrazione concede gratificazioni più evidenti e veloci e la possibilità di passare molti giorni sulla singola immagine, mentre il lavoro su una serie comporta più velocità e fretta e, soprattutto, una sensazione di aver terminato il proprio compito molto più diluita e ritardata.

Nonostante il mio stile pittorico sia davvero faticoso per un disegnatore di interni, ora ho imparato ad apprezzare anche questo ruolo, quindi, anche se ho sempre un po' il desiderio di negarmi, mi lascio sempre coinvolgere in progetti nuovi, seppur con il contagocce. In effetti c'è in programma un fumetto con le mie matite, una cosa di dimensioni ridotte, per la Marvel. Dovrebbe arrivare l'anno prossimo.

Fonte: Newsarama

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