Marvel, A-Force: Kelly Thompson promette un ciclo di grande emotività
Dinamiche di gruppo, crescita personale, superamento di traumi, spirito di squadra: ecco i temi portanti dell'A-Force di Kelly Thompson
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Uno degli aspetti che preferisco del lavoro fatto da Willow nel creare questo team è il fatto che sia stato sostanzialmente ricomposto da Singularity sulla base di quello che esisteva nella sua realtà di origine. Ma queste non sono le stesse donne che conosceva, non sono abituate a stare fianco a fianco e non sono una squadra. Tuttavia, le esperienze condivise nel primo arco narrativo le hanno rese un gruppo e credo che si getteranno nella prossima avventura consapevoli di esserlo.
L'esperienza di co-sceneggiatrice per la Marvel che mi è stata concessa è stata una fantastica occasione formativa. Non solo per la possibilità di osservare da vicino come lavorano autrici più esperte di me, ma anche per la chance di capire quali sono gli standard e le aspettative di un editore di questo genere. Mi sono sentita anche meno sotto pressione, un po' come andare in bicicletta con le rotelle.
Sono molto grata a Kelly Sue DeConnick e a G. Willow Wilson che mi hanno mostrato il loro approccio alla narrazione e permesso di dare un'occhiata nelle loro teste. Le due esperienze, su A-Force e Captain Marvel and the Carol Corps, sono state molto diverse, come forse era prevedibile, perché loro sono scrittrici differenti. Detto questo, camminare con le mie gambe è una sensazione stupenda. Credo di aver appreso abbastanza da non cadere ai primi passi.
La Thompson ha quindi analizzato i componenti della squadra, a partire da Capitan Marvel.
Sin dal primo momento, Carol ha cercato di stare in disparte e di non essere il leader del gruppo, dato che non c'è carenza di candidate. Apprezzo molto il fatto che sia consapevole dei rischi di un ego eccessivo. Averla nel team crea dinamiche interessanti con gli altri personaggi e relazioni inaspettate. Carol, però rimane un leader naturale e credo che questo si intuisca molto sia sul campo di battaglia che dal punto di vista strategico.
Del resto, quattro su sei hanno questa caratteristica. She-Hulk, Medusa e Nico Minoru non sono da meno e ne hanno dato prova in passato. In altre serie, la cosa rappresenterebbe un problema narrativo, ma per noi è un tema importante. Queste eroine hanno personalità molto forti e non sempre saranno d'accordo tra loro, il che mantiene interessanti le cose. She-Hulk e Medusa, soprattutto, sono destinate a scontrarsi e mostrare approcci molto diversi.
Dazzler ne ha passate moltissime nella sua vita recente ed è ancora in grande difficoltà psicologica. Quel che ha dovuto passare per colpa di Mystica l'ha segnata in maniera irreversibile e non abbiamo alcuna intenzione di fingere che vada tutto bene. Quando incontriamo Alison, la troviamo ancora bloccata nell'oscurità, ma all'inizio di un cammino di guarigione. Far parte di A-Force le darà un nuovo scopo e una direzione, che le permetteranno di continuare il suo percorso.
Soprattutto per lei e Nico Minoru, questo nuovo arco narrativo avrà dei risvolti personali piuttosto importanti. In generale, la squadra è di buon umore, reduce dal suo primo trionfo, felice dei primi passi nella creazione di un vero spirito di gruppo. Ma presto sarà divisa e straziata dal punto di vista emotivo, secondo dinamiche che, spero, metteranno in mostra sia il meglio che il peggio di ognuna di loro e, pertanto, permetteranno di crescere come amiche e come compagne di battaglia.
Fonte: Comic Book Resources