Martin Scorsese: "The Irishman potrebbe essere il mio ultimo lavoro, non c'è più spazio per questi film"
In una lunga chiacchierata col The Guardian, Martin Scorsese parla del suo The Irishman e dell'attuale contesto della proposta cinematografica
Il Guardian ha avuto la possibilità di chiacchierare a lungo con il regista a margine dell'elezione di The Irishman a film dell'anno, un'intervista in cui Martin Scorsese ha parlato, ancora una volta, di quello che secondo lui è lo stato di salute dell'industria, di come pellicole come The Aviator o The Departed sarebbero difficilmente realizzabili nel contesto attuale e molto altro.
Ovviamente abbiamo discusso a lungo di questa situazione che vede i cinema soggiogati dai supereroi, hai presente no? Questi film con la gente che vola, si prende a botte e distrugge cose, che vanno benissimo se ti va di vederli. La questione è che non si trova più spazio per altri generi di film. Non so quanti altri film potrei fare, forse questo potrebbe essere l'ultimo. La mia idea era quello di riuscire a realizzarlo e, magari, mostrarlo per un giorno al BFI di Londra o alla Cinémathèque di Parigi. Non sto scherzando.
Ci troviamo in un momento in cui le sale propongono solo l'ultimo film di supereroi. Hai 12 schermi e 11 fanno vedere supereroi. Ti piacciono? Va benissimo, ci mancherebbe, ma hai davvero bisogno di 11 schermi? È folle per film come Lady Bird o The Souvenir. Pellicole che non sono necessariamente di gran successo commerciale, ma che sono comunque in grado di trovare un pubblico con la loro genuinità modesta. E non è neanche detto che un film commerciale non possa essere arte. Quello che ha rovinato il cinema è il prodotto. Il concetto di prodotto cinematografico usa e getta. Prendi un film commerciale come Cantando Sotto La Pioggia. Lo puoi guardare e riguardare. Ergo la domanda diventa: come possiamo proteggere l'arte?Non ti deve obbligatoriamente piacere un film come The Aviator, ma si tratta di una cosa che oggi non riuscirei a fare. Non potrei girare oggi Shutter Island nonostante il coinvolgimento di DiCaprio e il mio. The Departed è stato fatto nonostante "sé stesso", e lo star power dei protagonisti ha aiutato di certo. Mentre stavamo lavorando a questo progetto abbiamo capito che le porte intorno a noi si stavano chiudendo. Cosa sta accadendo? Ho osservato i cinema del quartiere, 10 schermi che propongono tutti lo stesso film.
Le persone dicono che abbiamo fatto vedere questo film nei cinema per poco, per quattro settimane. Abbiamo provato a ottenere più tempo ma i gestori delle sale e Netflix non riuscivano a trovare un punto d'incontro. Però vedi, ho avuto lungometraggi che sono stati in sala per una settimana e poi sono stati "gettati nel dimenticatoio". Negli Stati Uniti, Re per Una Notte è durato una settimana. È stato ignorato per 10 anni.
Ricordiamo che le riprese del prossimo film di Martin Scorsese l’adattamento cinematografico di Killers of the Flower Moon. dovrebbero partire il prossimo marzo.
Killers of the Flowers Moon vede Leonardo DiCaprio nel cast e verrà prodotto da Imperative Entertainment e Paramount Pictures. La sceneggiatura di Eric Roth sarà tratta dal romanzo di David Grann che racconta la storia vera degli omicidi di membri della tribu Osage nell’Oklahoma degli anni venti, occorsi dopo la scoperta del petrolio nelle loro terre. Anche Robert De Niro si unirà al progetto nei panni del serial killer William Hale.
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La sinossi ufficiale:
Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci sono i protagonisti di THE IRISHMAN di Martin Scorsese, un’epica saga sulla criminalità organizzata nell’America del dopoguerra, raccontata attraverso gli occhi del veterano della Seconda Guerra Mondiale, Frank Sheeran – imbroglione e sicario – che ha lavorato al fianco di alcune delle figure più importanti del 20° secolo. Il film racconta, nel corso dei decenni, uno dei più grandi misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, e ci accompagna in uno straordinario viaggio attraverso i segreti del crimine organizzato: i suoi meccanismi interni, le rivalità e le connessioni con la politica tradizionale.
Nel cast Al Pacino, Robert De Niro e Joe Pesci, ma anche Ray Romano, Jack Huston, Bobby Cannavale, Stephen Graham, Harvey Keitel e Kathrine Narducci.
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