Martin Scorsese su Joker: "È molto diverso dai soliti film di supereroi"

Martin Scorsese spiega perché non ha lavorato a Joker e spiega che secondo lui non fa parte dei blockbuster e cinecomic contro i quali si è scagliato

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In una nuova intervista alla BBC (via Playlist), Martin Scorsese è entrato nel dettaglio del perché dopo un iniziale interessamento alla fine non è stato coinvolto in Joker, e sul perché secondo lui questo film non rientra nei "blockbuster e cinecomic" contro i quali si è recentemente scagliato:

Conosco molto bene Joker, e conosco Todd Phillips molto bene. Ho pensato molto a Joker negli ultimi quattro anni. E ho deciso che non avevo tempo per farlo. Inoltre, è vero, è influenzato dai miei lavori. Todd mi ha proprio detto: "Marty, questo film è tuo". E io ho risposto: "Non so se lo voglio."

Joker ha un'energia e un'interpretazione davvero incredibile di Joaquin Phoenix, e tutte queste cose. Quindi, si tratta di un lavoro davvero notevole. Ma per me, non so se fare il passo successivo, che è l'evoluzione di questo personaggio in un personaggio dei fumetti. Si trasforma in astrazione. Non significa certo che si tratti di arte cattiva. Potrebbe esserlo, ma non per me.

E poi è diverso dai soliti film di supereroi. È molto diverso. I film di supereroi, come ho detto, appartengono proprio a un'altra forma d'arte. Non sono facili da fare. Tantissime persone di talento fanno un ottimo lavoro. E moltissimi giovani li amano. Ma penso che si tratti di una sorta di estensione dell'esperienza da parco di divertimento.


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La sinossi ufficiale:

“Joker” del regista Todd Phillips è incentrato sulla figura dell’iconico cattivo, ed è un film autonomo originale, diverso da qualsiasi altro film apparso sul grande schermo fino ad ora. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.

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