Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio riflettono sui film che hanno influenzato le loro sei collaborazioni
Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio riflettono sui titoli che hanno influenzato i loro sei film realizzati insieme
In un'intervista video per Letterboxd, Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio hanno riflettuto sulla loro reciproca e fruttifera collaborazione da un punto di vista particolare: i film che hanno influenzato ciascuna delle opere realizzate insieme. Ricordiamo che la prima di queste è Gangs of New York, uscito nel 2002, la più recente Killers of the Flower Moon, di cui il regista aveva già condiviso una lista di titoli da associare alla visione. Potete vedere il filmato completo nella parte superiore della pagina, qui vi riportiamo i passaggi più interessanti della chiacchierata.
The Aviator
La signora del venerdì, celebre commedia di Howard Hawks uscita nel 1940, è stato un punto di riferimento fondamentale per Scorsese in occasione di The Aviator, il biopic sul titano dell'industria Howard Hughes. Secondo alcune voci, Il regista voleva battere il record del dialogo cinematografico più veloce, allora detenuto dal film in questione, e incoraggiò il suo cast a improvvisare in modo aggressivo e diede ordine al suo fonico di usare qualsiasi mezzo necessario per riprendere le battute.
Shutter Island
Shutter Island, noir uscito nel 2010, si ispira principalmente a tre grandi opere del genere degli anni '40: Vertigine di Otto Preminger, Le catena della colpa di Jacques Tourneur e Odio implacabile di Edward Dmytryk. Nella pellicola di Scorsese, DiCaprio interpreta Teddy Daniels, un agente federale che arriva in un manicomio per indagare su una donna scomparsa, mentre è in lutto per la perdita della moglie (Michelle Williams). Scorsese spiega:
Vertigine aveva molto a che fare con la natura del detective. Ho notato, stando vicino a molti poliziotti e ispettori quando stavamo facendo The Departed, che entrano in una stanza e la guardano in modo diverso. Controllano tutto, controllano tutte le persone. È quello che fa Dana Andrews in [Vertigine]. Scorre tutto con gli occhi, guarda e basta. E tutti sono sospettati. C'era questo atteggiamento di un uomo che ha visto tutto, che è stato sconfitto, e cosa succede? Si innamora di un fantasma. Mi ricorda molto Shutter. Voglio dire, Vertigine è un capolavoro. Sto parlando dell'obiettivo che ci eravamo prefissati.
Le catene del passato e Odio implacabile sono invece accomunati dalla presenza di Robert Mitchum, nei panni di un'archetipo del noir: il bruto che ha un proprio codice morale contorto. DiCaprio riflette:
Ricordo di aver guardato quei film e di aver capito che [in Shutter Island] sono una specie di persona che cerca di essere uno di quei duri detective noir. Ma guardandolo una seconda volta, ti rendi conto che è tutta una farsa e che tutti gli attori sono intorno a lui. Quindi ti rendi conto che sta facendo un one-man show, per così dire, e tutte le guardie sono annoiate e stanno seguendo una ridicola recita liceale.
The Wolf of Wall Street
Per The Wolf of Wall Street, DiCaprio cita Scarface (la versione di Howard Hawks del 1932) come riferimento fondamentale; in un precedente intervento per Letterboxd, Scorsese aveva invece accostato il suo film a Piombo rovente:
La pura brama di avidità e potere assume una varietà infinita di forme. In Piombo Rovente siamo nel mondo spietato dello spettacolo e dei grandi media, che si incrocia con la politica. I personaggi di Tony Curtis e Burt Lancaster parlano solo il linguaggio della forza e del saccheggio: è tutto ciò che conoscono. Non c'è altro. Come nel nostro film.
Trovate tutte le informazioni su Killers of the Flower Moon nella nostra scheda.
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FONTE: YT