Martin Scorsese: Warner voleva un franchise di The Departed, ha usato i suoi soldi per finire Aviator

Martin Scorsese racconta il suo conflittuale rapporto con le major all'inizio del duemila, quello di Gangs of New York, The Departed e The Aviator

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Dal già citato profilo che GQ ha dedicato a Martin Scorsese in vista dell'arrivo nelle sale di Killers of the Flower Moon, il kolossal prodotto dalla Apple in arrivo nelle sale il prossimo 19 ottobre, emergono alcuni interessanti dettagli su altre pellicole realizzate dal filmmaker nella prima decade del duemila. Parliamo di The Aviator, il biopic del 2004 con Leonardo DiCaprio nei panni di Howard Hughes, e The Departed, il remake del cult hongkoghese Infernal Affairs (primo film di un'acclamata Trilogia) uscito nel 2006 che è valso a Martin Scorsese l'agognato Premio Oscar per la Miglior Regia, nonché incassi parecchio elevati.

Parlando di quest'ultimo lungometraggio, il regista racconta che la Warner, la major produttrice, desiderava che i personaggi interpretati dai due protagonisti, Leonardo DiCaprio e Matt Damon, non morissero alla fine del film. L'ambizione era quella di lasciare una porta aperta per l'eventuale sequel.

Scorsese non era intenzionato ad accontentarli e, dopo un test screening andato benissimo col pubblico, i dirigenti dello studio:

Sono usciti ed erano molto tristi, perché non volevano solo quel film. Volevano un franchise. Cosa che per me significava: non posso più lavorare qui. Volevano era una serie di film. Non si trattava di una questione morale riguardante la vita o la morte di una persona.

The Departed è stato il terzo film di fila girato da Martin Scorsese ad averlo portato a pensare di avere chiuso con Hollywood. Il primo era stato Gangs of New York, pellicola in cui il regista dovette combattere aspramente con il famigerato Harvey Weinstein per ottenere il final cut.

Mi sono reso conto che non avrei potuto più lavorare se avessi dovuto fare film in quel modo. Se quella fosse stata l'unica modalità in cui mi sarebbe stato permesso di fare film, avrei dovuto smettere. Perché i risultati non erano soddisfacenti. A volte era estremamente difficile, e non ne sarei sopravvissuto. Sarei morto.

Dopo Gangs of New York è stata la volta di The Aviator, co-prodotto sempre dalla Miramax di Weinstein insieme alla Warner. Anche lì ci fu un certo ostruzionismo tanto che, per finire la lavorazione del biopic, Martin Scorsese dovette sborsare 500.000 dollari di tasca propria.

Ero contrario alla cosa (alla co-produzione con Miramax, ndr.). Mi sono trovato in quella posizione contro la mia volontà; c'è stata una riunione, e sono stato costretto a prendere quella decisione. Ero già stato, come erano soliti dire, messo incinta. E non c'era modo di tirarsene fuori. Ma le riprese sono andate bene, il montaggio è andato bene fino alle ultime due settimane. E poi sono intervenuti e hanno fatto alcune cose che ho ritenuto estremamente meschine. Warner e Miramax hanno interrotto il finanziamento per il film e alla fine l'ho completato con 500.000 dollari tirati fuori dal mio portafoglio.

Killers of the Flower Moon è un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema. Il film uscirà nelle sale italiane il 19 ottobre con 01 Distribution, in contemporanea con l’uscita mondiale.

Trovate tutte le informazioni sul film nella scheda!

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FONTE: GQ

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