Martin Scorsese trova "incredibilmente noiose" le posizioni di chi ritiene Wolf of Wall Street privo di critica morale
Martin Scorsese spiega di trovare le critiche a Wolf of Wall Street, che ha scoperto solo di recente fra l'altro, "incredibilmente noiose"
Fin dall'uscita, Wolf of Wall Street di Martin Scorsese è stato criticato da parte di chi crede che il film non prenda una chiara posizione morale di biasimo nei confronti del suo protagonista, il Jordan Belfort interpretato da Leonardo DiCaprio. Una persona, Belfort, che, lo ricordiamo, esiste davvero, ha commesso una buona dose di crimini e, secondo alcuni, viene anche glorificato dal lungometraggio.
Ho saputo questa cosa solo l'altro giorno da un intervistatore che mi ha detto "Non sei al corrente della polemica riguardo a The Wolf of Wall Street?". Al che ho chiesto "Di cosa stai parlando?". Mi ha spiegato, "C'è stata una grande proiezione del film alla Paramount, per i critici di New York". A quanto pare, mi ha detto, che c'erano due fazioni: una che amava il film e l'altra che era furiosa perché non avevo preso una posizione morale su Jordan Belfort. E uno dei critici del gruppo che aveva apprezzato il film ha detto, "Davvero hai bisogno che Martin Scorsese ti dica che è sbagliato? Davvero hai bisogno che lui ti dica che è sbagliato? Lui sa che è sbagliato"... credo sia incredibilmente noioso.
Wolf of Wall street, la sinossi
L'impressionante ascesa e la caduta di Jordan Belfort, il broker di New York che conquistò una fortuna incredibile truffando milioni di investitori. Belfort da giovane "nuovo arrivato" a Wall Street, si trasforma via via in un corrotto manipolatore dei mercati e in un cowboy della Borsa. Avendo conquistato rapidamente una ricchezza enorme, Jordan la utilizza per comprarsi una vita leggendaria fatta di aspirazioni e acquisti senza limiti. Ma mentre la società di Belfort, la Stratton Oakmont, è sulla cresta dell'onda e sguazza nella gratificazione edonistica più estrema, la SEC e l'FBI tengono d'occhio il suo impero.
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