Mark Waid parla del Doctor Spektor e dei suoi Occult Files
Mark Waid racconta il suo Doctor Spector, in attesa del rilancio targato Dynamite del personaggio della Gold Key
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Doktor Spektor, in particolare, permetterà a Waid di confrontarsi con almeno due dei temi che più lo interessano: la celebrità e l'occulto. Il personaggio creato da Donald Glut e Dan Spiegle. Non si tratta, infatti, solo di un investigatore paranormale, ma di un personaggio pubblico e televisivo, che non disdegna affatto la fama raggiunta grazie alla sua dimestichezza con i mostri che combatte nella vita reale. Ma, quando gli si pone di fronte una sfida che persino nel suo mondo bizzarro gli pare impossibile, è disposto a sacrificare la pace mentale e la carriera per andare fino in fondo e svelare ogni genere di mistero.
I paragoni con la recente miniserie del Dottor Strange di Waid sono fuori strada. Spektor non è uno stregone, ma una celebrità incredibilmente danarosa che ha fatto successo con il personaggio di un cacciatore di mostri. La magia non è necessariamente protagonista della serie. Semmai i miti e le leggende di ogni epoca e cultura che si rivelano del tutto reali. Non sarà semplice, dice Waid, trovare e inventare qualcosa che possa spiccare, risultare interessante e plausibilmente bizzarro in questo contesto. E la sfida è decisamente stimolante.Fonte: Newsarama