Mark Millar: Vi presento Huck, l'antidoto ai supereroi incattiviti
Perché oggi i supereroi non sono più gentili e innocenti? Lo ha spiegato Mark Millar in occasione del lancio del suo nuovo progetto: Huck!
Caporedattore, ex grafico e illustratore, appassionato di tutto ciò che è narrazione per immagini.
Dobbiamo ricordare che questi personaggi furono creati nella Grande Depressione, per rinfrancare i nostri spiriti nell’epoca più buia. Quando i tempi sono duri, forse abbiamo bisogno di un eroe semplice e lineare, qualcosa di più positivo, e quindi stavolta voglio tentare una cosa del genere, per vedere cosa succede. Come lettore, ne ho un bisogno disperato. Come scrittore, è stata una vera gioia. Ma sia io che il disegnatore Rafael Albuquerque abbiamo creato qualcosa che non abbiamo visto da molto tempo con il nostro nuovo fumetto, dove abbiamo un personaggio buono, dolce, amorevole, del tipo Jimmy Stewart/ Tom Hanks/ Steven Spielberg. Esce questa settimana e si intitola HUCK.
Non voglio rivelare troppo [...] ma il concetto alla base della storia è molto semplice. Immaginate un paese con un unico segreto, un inserviente di una stazione di servizio dotato di capacità speciali, che compie una buona azione ogni giorno. Potrebbe trattarsi di qualcosa di piccolo, tipo ritrovare una collana perduta, o di una grande impresa come salvare un ostaggio in Afghanistan. Ma il mondo non sa della sua esistenza e gli abitanti del paese vogliono che le cose rimangano così. Inoltre ho assegnato a Huck delle difficoltà di apprendimento perché mi piacciono gli eroi che hanno delle vulnerabilità discrete.
Stan Lee lo fece con tutte le sue prime creazioni e credo che questo ci spinga a tifare per qualcuno che è cieco come Daredevil o ha dei problemi di cuore come Tony Stark. Ci permette di correlarci a loro in un modo che non potremmo mai fare per via degli incredibili superpoteri che hanno. Credo inoltre che le difficoltà di apprendimento forniscano ad Huck un’innocenza che nessun altro ha al momento, una schiettezza che gli permette di compiere buone azioni soltanto perché è la cosa giusta da fare, e a volte questo basta. L’ho concepito ispirandomi parzialmente su un uomo anziano che ho incontrato una volta in un centro di volontariato dove spesso presto servizio il venerdì, un uomo che era molto riservato ma allo stesso tempo enormemente caloroso: mi disse che aveva vissuto la sua intera vita seguendo il principio di fare una buona azione ogni giorno. Mi è sembrato qualcosa che avrebbe fatto un vero supereroe, e me ne sono sempre ricordato, fin da allora.Sono certo di non essere l’unico ad avere bisogno di qualcosa di più rinfrancante nei miei fumetti e nei miei film di supereroi. Sono andato a vedere Guardians of the Galaxy l’anno scorso e sono rimasto estasiato non solo dal ritmo divertente e spensierato del film, ma anche dalle espressioni di pura gioia sul volto del pubblico. Quel film, incentrato su personaggi di cui fino ad allora nessuno aveva sentito parlare, ha incassato perfino più di Spider-Man nel 2014, in quanto la gente, secondo me, ha bisogno di passare del tempo divertendosi, sorridendo. Sta accadendo qualcosa di interessante nel pubblico e sono rimasto sorpreso nell’apprendere con quanta rapidità i diritti del fumetto di Huck sono stati acquistati da Hollywood. Lo Studio 8 lo ha tolto dal tavolo ancor prima che un altro studio avesse la possibilità di esaminarlo.
Abbiamo davvero bisogno di qualcosa che ci faccia sentire bene ora, questa settimana forse più di qualsiasi altro momento dei nostri tempi recenti. Il nostro compito come autori e registi è di intrattenerci, nonché di esplorare la condizione umana, e Huck è la mia risposta. Volevo creare un fumetto che facesse sentire bene il lettore, come Forrest Gump, ET, i Goonies e La Vita è una Cosa Meravigliosa. Voglio vedere un Channing Tatum amabile a livelli inverosimili interpretare Huck e Rihanna interpretare la bella ragazza di paese con cui lui non riesce a parlare perché è troppo timido.Voglio ricordare a tutti che non siamo entrati in questo settore, e non ci mascheravamo da questi personaggi quando eravamo bambini, perché eravamo così tristi, incattiviti, violenti e crudeli. Li amavamo perché erano GENTILI, e nel nostro cuore credo che abbiamo bisogno di qualcosa del genere, pochi mesi prima di vedere Superman strangolare Batman, o Capitan America tempestare di colpi Iron Man mentre il pubblico al cinema, osservando la scena, si chiede perché i buoni sono diventati così cattivi. Huck è l’antidoto agli antieroi e sarà un esperimento interessante in partenza questa settimana. Per usare le parole di ogni grande fumetto: la storia continua...
Fonte: Games Radar