Mark Millar parla di Chrononauts: a spasso nel tempo in diretta TV
Viaggi nel tempo, azione e pericolo, ma anche una storia di amicizia: Millar ci rivela atmosfere, contenuti e ispirazioni del suo imminente Chrononauts
In un’intervista a Comic Book Resources, Millar ha rivelato numerosi dettagli sull’argomento e sul tono della serie. Eccone i punti salienti:
Il tema dei viaggi nel tempo mi frulla per la testa da anni, il concetto del mondo che rimane a guardare mentre l’uomo torna indietro nel tempo, due Crononauti americani che indossano delle tute speciali mentre tornano indietro nel tempo, in diretta televisiva, e piantano una bandiera americana nel 1492, il giorno prima dell’arrivo di Colombo. Come se volessero lasciare il loro segno personale sul tempo. È un’immagine su cui fantastico da tempo e la storia essenzialmente si è costruita attorno a questa immagine. E poi adoro i viaggi nel tempo. Crescendo nel paese che ci ha dato Doctor Who in prima serata, i viaggi nel tempo mi sembrano qualcosa di scontato così come la Famiglia Bradford deve esserlo stato per gli americani.
In essenza è una serie “buddy”, su una coppia di amici. Qualcosa che si vede raramente nei fumetti attuali, a parte forse World’s Finest. In genere c’è sempre un protagonista solitario o una squadra. Ma le storie su due amici sono sempre state molto divertenti da scrivere. Solo due personaggi che lavorano molto bene assieme. The Man Who Would Be King è uno dei miei film preferiti, e ha avuto una forte influenza sulla storia, sul concetto di due grandi amici in situazioni insolite e naturalmente disposti a fare di tutto pur di salvarsi l’un l’altro. Corbin Quinn e Danny Reilly sono i primi Crononauti del mondo e l’idea è che saranno ricordati come Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Sono gli eroi americani che tutti i bambini sognano di diventare quando crescono. L’idea di essere in grado di andare ovunque è molto allettante.Quello che conta per me è divertirsi. Sono andato a vedere Guardians of the Galaxy proprio mentre stavo iniziando a lavorare su questo progetto, e il tono era esattamente lo stesso. È pericoloso e ci sono scene d’azione quando ci devono essere, ma in essenza ruota tutto attorno a un gruppo di persone che si piacciono e che condurranno il lettore in situazioni divertenti. La tensione è forte e il pericolo è reale, ma il tono di Guardians rimane fantastico. Ed è esattamente il tono che Sean e io vogliamo ricreare nella serie. Abbiamo trascorso un decennio importante a trasformare l’impossibile in realtà, ma ora è tempo di pensare a divertirsi. Così come sono uscito dal cinema sorridendo dopo avere visto Guardians, mi piace pensare che la gente si divertirà così tanto a leggere questo fumetto che tornerà a riprenderlo dopo averlo finito.
Oh, e Ovviamente ci saranno dei collegamenti con gli altri titoli del Millarworld, ma soltanto a livello di “easter eggs”!
Fonte: CBR