Mark Millar: La nuova Kick-Ass è perfetta per la nostra epoca

Tutto quel che separa Patience Lee, la nuova Kick-Ass, dall'originale Dave Lizewski nelle parole di Millar

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Mark Millar torna a parlare della nuova serie di Kick-Ass dalle pagine di Entertainment Weekly. Ecco cos'ha aggiunto lo sceneggiatore scozzese a quel che già sappiamo sul ritorno di uno dei suoi personaggi più riconoscibili e importanti, rinnovato nell'identità di chi veste il costume verde del giustiziere urbano.

Kick-Ass #1, copertina di Frank QuitelyDopo dieci anni, tornare al personaggio è come fare un bagno caldo. Non so per quale motivo, ma il concetto stesso che sta dietro a Kick-Ass ha colto nel segno come nessun altro. Un film a due anni dalla serie originale, sequel, giocattoli, vestiti. Abbiamo venduto più di un milione di copie nel mondo della storia di Dave Lizewski, e ancora adesso continua a vendere. Non avrei mai voluto smettere di scriverla, ma altri progetti erano lì ad aspettare. Ora è bello tornare a un'avventura che avevo in testa da un sacco di tempo.

Kick-Ass sarà sempre un personaggio che lascia un'eredità, per me, e ogni tanto si potrà rinnovarlo con un nuovo volto, come Doctor Who, Lanterna Verde, Flash o James Bond.

La differenza principale tra Dave e Patience Lee è che la nuova Kick-Ass è terribilmente abile. Lui era divertentissimo, perché era un normale sfigato dal cuore d'oro che ogni notte arrivava a casa con una costola rotta e un occhio nero, a causa della mancanza di addestramento. Aveva solo le sue buone intenzioni. Patience è reduce dell'Afghanistan e si trova improvvisamente in una situazione particolarissima, che la porta a trovarsi vestita di verde e con due manganelli in mano ogni notte. Le loro personalità sono antitetiche. Lei è un'adulta e una madre, cosa che la separa moltissimo da Dave. Da un lato abbiamo una veterana di guerra, dall'altra uno studentello annoiato.

Dave Lizewski era perfetto per gli anni Duemila, in cui erano i ragazzini nerd il riferimento culturale: incarnava perfettamente l'epoca che celebrava personaggi e volti come Tobey Maguire o Jesse Eisenberg. Patience è invece un'adulta terribilmente capace in quello che fa, il personaggio che vogliamo vedere in questa decade al centro dell'attenzione. Non me ne sono nemmeno accorto, finché non ho scritto il personaggio, ma Dave è una figura che risulterebbe sbagliata e fuori contesto al giorno d'oggi. La meticolosa ed efficiente Patience è invece perfetta. Sarebbe stato noioso raccontare ancora la storia del perdente che diventa un supereroe facendo casini. Vedere qualcuno che sa quel che fa nello stesso costume è invece entusiasmante e dà alla storia un sapore completamente diverso.

Millar si dice entusiasta di ciò che non è mai stato mostrato e afferma di non vedere in giro molte mamme supereroine; sottolinea inoltre la sua tendenza a scegliere personaggi che non rispondano alle convenzioni sociali sulla figura dell'eroe, il maschio bianco della costa Est degli Stati Uniti. L'importanza dell'essere madre è preziosa anche per sottolineare la responsabilità e il rischio che si prende ogni notte Patience nel fare quel che fa.

Millar parla di un Matthew Vaughn entusiasta della scelta, anche se il regista dei due film tratti da Kick-Ass sostiene che questa nuova storia sia più adatta a una serie TV che a un lungometraggio.

Che tu sia un pompiere, un poliziotto, un medico o un soldato, c'è sempre qualcosa di supereroico nel servire il tuo popolo. Vesti un'uniforme che ti separa dalla folla, affronti emergenze e non sempre sei noto con il tuo vero nome. Quindi mi sembrava una scelta naturale per Patience, un punto di partenza per la sua nuova professione di vigilante.

Ma c'è anche un mistero dietro alla sua scelta di avere un'identità segreta, poiché la nostra protagonista non è una fan dei fumetti e avrà delle ragioni personali per vestire i panni di Kick-Ass. Anche in questo è distantissima da Dave, e i lettori saranno sorpresi dalle sue ragioni.

Millar avverte: questo è un fumetto scritto da lui e disegnato da John Romita Jr., quindi la violenza non mancherà nemmeno questa volta. Riguardo al collega disegnatore, ricorda l'amore sbocciato tra loro immediatamente, ai tempi del ciclo di storie Nemico Pubblico su Wolverine e la voglia di tornare a lavorare al più presto assieme che generò Kick-Ass. Entrambi sono convinti di aver fatto meglio che in passato con questo nuovo capitolo della loro carriera di coppia.

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Fonte: Entertainment Weekly

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