Mark Millar applaude i fumettisti debuttanti di Millarworld Annual 2016
L'emozione, la gioia, le considerazioni di Mark Millar e dell'editor Rachel Fulton sul lavoro svolto per Millarworld Annual 2016 da artisti e scrittori esordienti
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
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Millar - Circa un anno fa, un amico che mi aiuta a gestire i forum di Millarworld ha buttato lì l'idea di far scrivere i miei personaggi ad altri autori. Parallelamente, mi ha suggerito anche quanto sarebbe stato interessante aiutare giovani aspiranti a mettersi in mostra, a farsi vedere dalle grandi case editrici. Avevo dimenticato, devo ammettere, quanto fosse stato difficile il periodo dei miei esordi, il farsi notare. E oggi il mercato è ancora più saturo che ai miei tempi.
In Regno Unito avevamo 2000 AD, che ha sempre profuso grande impegno per quanto riguarda la promozione dei giovani e la valutazione delle nuove proposte che arrivavano in redazione. Da Alan Moore in poi, è stata la via con cui ci siamo imposti sulla scena. Ma non credo che ci siano opportunità di lavoro simile, oggigiorno. Non molte e non pagate. Il lavoro degli esordienti, oggi, è quasi obbligatoriamente gratis.Il mio amico ha pensato che fosse il caso di dare una chance ai talenti che ci sono là fuori. Ai tempi della mia gavetta, avrei amato un luogo editoriale del genere, in cui parecchi aspiranti possano trovare un punto di inizio. Avremo cadenza annuale, quindi tutti gli anni a luglio uscirà un nuovo volume. Credo che non faticheremo a trovare nuova gente ogni anno.
Fulton - Io sono nuova del Millarworld, sono entrata a far parte della squadra a gennaio e all'epoca la selezione dei giovani talenti era già stata fatta. Il mio lavoro è stato lavorare con loro. Erano già accoppiati nei team creativi, ma mi sono assicurata che tutti ricevessero i materiali, che fossero in pari con il lavoro, che rimanessero in contatto.
Mi occupo anche dell'editing di Empress, un lavoro completamente diverso, perché Mark e Stuart Immonen sono dei grandi professionisti, con esperienza. Ma qui si parla di ragazzi che non hanno mai affrontato una scaletta editoriale, cosa complessa all'inizio. Ovviamente c'è del nervosismo, perché hanno immenso rispetto per Mark e sono consapevoli dell'enorme occasione che hanno. Con il tempo, però, tutti si sono rilassati.
Gli artisti sono tutti molto bravi e diversi tra loro. Devo dire che sono stupefatta dalla qualità professionale del risultato del loro lavoro, cosa che mi ha colpito sin dalle prime pagine che mi sono arrivate. I testi delle storie sono davvero notevoli. Questo Annual è un po' il mio bambino, una cosa del tutto nuova che aprirà un percorso a chissà quanti disegnatori e autori. Sono molto orgogliosa di aver partecipato alla sua creazione.
Millar si dice stupito del fatto che alcuni di questi talenti non siano ancora stati notati da nessuno, data la loro abilità. Sono il meglio di una selezione tra centinaia di candidati, il meglio di molti capacissimi fumettisti dilettanti. Chissà quanto talento c'è là fuori ancora da scoprire!
Millar - Immaginate la sorpresa, per me. Ho visto Chrononauts disegnato solo da Sean Murphy e Kick-Ass solo da John Romita. Vedere altre matite sui personaggi è stato stranissimo. Continuo a chiedermi che effetto mi farà vedere il risultato definitivo e leggere storie ideate non da me. Ci sono idee, qui dentro, a cui non avrei mai pensato nemmeno lontanamente. L'autore della storia di Hit-Girl che leggerete ha tirato fuori una sceneggiatura di livello Alan Moore. Sono quattro pagine e contengono una storia breve di un'intelligenza sensazionale. A anche i disegni sono pazzeschi. Quando li ho visti, non ho potuto fare a meno di pensare che prima o poi dovrò lavorare con l'artista che li ha realizzati.
Fulton - Il progetto mi è ancora più caro perché non è il frutto del lavoro di una persona sola, ma dello sforzo di tanti. A volte è difficile sincronizzarne gli impegni, ma è incredibile vedere questi ragazzi fare quel che sanno e vogliono fare per la prima volta a questo livello e sapere che, quando procederanno con le rispettive carriere, il loro punto di partenza saremo stati noi. Non li ho incontrati di persona, ma li ho conosciuti via corrispondenza e sono tutti ragazzi grandiosi. Non vedo l'ora di vedere che cosa li aspetta.
Per l'Annual del 2017, intendo allargare ancora di più la nostra rete e mostrare alla gente che vogliamo i contributi di chiunque abbia mai scritto qualcosa o disegnato qualcosa per un progetto a fumetti. Specialmente le donne. Voglio più ragazze a bordo del Millarworld Annual. Girl power nel 2017!
Millar ha spiegato che la scelta dei personaggi è caduta su quelli che non sono maggiormente sotto i riflettori al momento, per ragioni di convenienza editoriale, di conoscenza e familiarità presso il pubblico e gli autori coinvolti. La Fulton, dopo aver confermato che la storia di Hit-Girl è diversa da ogni altra, per ragioni che restano misteriose, chiarisce che tutte sono delle sorprese, spesso con evidenti elementi dello humour e dello stile di Millar declinati in modo diverso e molto personale.
Millar - Al di là di quanto sia interessante il progetto, il fatto è che Millarworld Annual 2016 è, secondo me, un gran bel volume a fumetti, qualcosa che personalmente vorrei nella mia libreria e sono convinto che sarà anche un successo commerciale. Tutti i ricavati che avremo dalla vendita come etichetta saranno devoluti alla HERO Initiative
Un'ulteriore motivo per sostenere questo prodotto: non solo uno sguardo verso il futuro, grazie all'occasione data a tanti esordienti, ma anche verso il passato, dato lo scopo di beneficenza garantito dal coinvolgimento della nota organizzazione che si occupa di aiutare gli artisti di fumetti in difficoltà economica.
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Fonte: Comic Book Resources