Maniac, il violento corto di Shia LaBeouf

L'attore Shia LaBeouf torna dietro la macchina da presa con un violentissimo corto intitolato Maniac, che segue due giovani e spietati serial killer…

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Shia LaBeouf non ha mai nascosto la propria vena registica, cimentandosi dietro la macchina da presa con alcuni video musicali. Born Villain, il videoclip diretto per la rockstar Marilyn Manson, aveva già messo in luce l'inclinazione di LaBeouf verso un'estetica votata al gore e al terrore psicologico, che si ripresenta oggi con un nuovo cortometraggio dal titolo molto eloquente: Maniac.

In dieci minuti, il corto segue due ragazzi francesi che, con una troupe cinematografica al seguito, girano per la città con l'intento di ammazzare senza un preciso criterio otto persone ciascuno. In molti hanno visto in quest'opera una sorta di remake di Man Bites Dog, mokumentario belga che racconta la nascita di un serial killer, ma sono evidenti anche i rimandi a Funny Games, storica pellicola di Michael Haneke che trova nella perversione degli spettatori, sapientemente stuzzicata, la propria ragione di essere.

Il "gioco" con il pubblico viene in questo caso ulteriormente esplicitato dalla presenza di una troupe che filma gli efferati omicidi senza intervenire, ma proprio il compiacimento nel mostrare le uccisioni indugiando sui particolari tradisce una ricerca della violenza gratuita più che un'interessante riflessione su di essa.
 

Protagonista di Maniac è il rapper Kid Cudi, autore anche della colonna sonora. LaBeouf aveva già diretto per lui il video della canzone Marijuana.

Il percorso del giovane attore verso la regia di un lungometraggio sembra quindi tracciato, così come le linee guida della sua estetica...

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