Mamma ho riperso l'aereo: Chris Columbus svela i retroscena del cameo di Donald Trump
Chris Columbus rivela che fu Donald Trump a imporre il suo cameo alla produzione di Mamma ho riperso l'aereo per poter girare al Plaza
Come noto uno dei numerosi cameo cinematografici di Donald Trump si può trovare in Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York (Home Alone 2: Lost in New York): in una scena, il piccolo Kevin McCallister incontrava quello che poi sarebbe diventato il presidente (e poi l'ex presidente, e possibile candidato alle presidenziali del 2024) nella lobby del Plaza.
Ora il regista Chris Columbus ha svelato che il cameo è nato come vero e proprio "scambio", quasi un ricatto. Parlando con Business Insider, infatti, Columbus ha spiegato:
Come per molte location cinematografiche a New York City, bisogna pagare una somma per avere i permessi per girare. Abbiamo contattato il Plaza Hotel, che all'epoca era di proprietà di Trump, perché volevamo girare nella lobby. Non potevamo certo ricostruire il Plaza in teatro di posa.
Trump accettò. Pagammo la somma, e a quel punto ci disse: "L'unico modo per usare il Plaza è se compaio anche io nel film. Quindi accettammo di metterlo nel film, e quando lo mostrammo per la prima volta al pubblico accadde la cosa più strana di tutte: il pubblico si mise ad applaudire quando vide Trump sullo schermo. A quel punto dissi al mio montatore: "Lasciamolo nel film. È un momento che genera una reazione nel pubblico." Però fu lui a imporci la sua presenza nel film come un bullo.
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