Mad Men: Matthew Weiner spiega perché odia gli spoiler riguardanti la serie

Il creatore di Mad Men, Matthew Weiner, ha chiesto ancora una volta che non vengano rivelate anticipazioni sull'ultima première dello show

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La tv via cavo AMC ha inviato ad alcuni giornalisti statunitensi le copie in anteprima della première della seconda metà dell'ultima stagione di Mad Men, accompagnate da un appunto del creatore Matthew Weiner:

"In allegato trovate il primo episodio degli ultimi sette. Questa è l'ultima première di Mad Men che riceverete. E' anche l'ultima lettera irritante in cui vi chiedo di non rivelare anticipazioni sull'episodio. Vi vorrei ringraziare personalmente per essere complici nel nostro desiderio di mantenere la trama un segreto. So che renderà il vostro lavoro più difficile, ma apprezziamo profondamente il rispetto che avete mostrato per questo limite unico e alle volte frustrante per le vostre recensioni".

Nella lettera era inoltre contenuta una lista di dettagli sulla trama che chiedeva rimanessero segreti.

Weiner ha spiegato che non si tratta di voler controllare o di problemi legati all'ego, ma di voler rispettare l'unicità dello show. Il creatore dello show probabilmente ha in passato avuto delle esperienze negative legate a una recensione della première della terza stagione che rivelò più di quanto sperato ancora prima della messa in onda. Quando lavorava alla serie I Soprano, inoltre, ha potuto constatare di persona quanto fosse importante mantenere la segretezza.

Matthew ha sottolineato:

"Si potrebbe rivelare la trama di Mad Men in tre frasi, ma non è importante quello che accade ma come",

prima di fare un esempio pratico parlando del suicidio di Lane Pryce che non avrebbe avuto lo stesso effetto se si fosse saputo in anticipo quanto sarebbe accaduto.
Weiner ha concluso:

"Non mi importa quello che dicono tutti. Non vogliono sapere. Alle volte vogliono alleviare la loro ansia in modo da poter apprezzare maggiormente lo show, perché può essere intenso. Ma penso che lo apprezzino".

Fonte: HuffingtonPost

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