M. Night Shyamalan torna a parlare del perché non abbia mai diretto un cinecomic Marvel o DC

M Night Shyamalan ama i fumetti Marvel e Dc eppure non ha mai diretto un cinecomic basato su questi franchise: ecco perché

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Poco fa, abbiamo celebrato i 20 anni dell'uscita italiana di Unbreakable - Il predestinato, il primo capitolo della Eastrail 177 Trilogy di M Night Shyamalan (LEGGI IL NOSTRO SPECIALE). Tre film, il poc'anzi citato Unbreakable, Split e Glass, che rispondono alla domanda "Come sarebbe un cinecomic diretto dal regista de Il sesto senso?".

Chiaramente il filmmaker indiano naturalizzato statunitense è un grande amante dei fumetti e ha già avuto modo di rivelare, in passato, di aver incontrato più volte i Marvel Studios per "parlare di lavoro" nonché di essere un grande fan di quanto fatto con l'UCM. Durante la promozione stampa della nuova stagione di Servant, M Night Shyamalan ha spiegato in maniera più precisa perché, dai vari incontri con la Casa delle Idee, ma anche con la "rivale" DC Comics, non sia poi mai scaturita una vera e propria collaborazione:

Nel corso degli anni ho avuto vari incontri in cui ho parlato di svariati supereroi con molti degli studi che li possiedono, erano interessati a capire quale poteva essere il mio approccio verso il loro materiale. Situazioni in cui, se avessi capito che il mio stile poteva funzionare, avrei detto senza esitazioni "Ci sto!". Ho fatto i miei cinecomic esattamente nella maniera in cui volevo venissero fatti: con uno stile minimalista, fatto di sottintesi, senza effetti speciali in CG e tutti quegli elementi che differiscono dal classico linguaggio del genere. Per tale ragione, ogni volta che ho discusso di questo o quel franchise e personaggio divento un po' nervoso perché non credo che poi vorrebbero da me qualcosa d'intimista e introspettivo. Poi per carità: mai dire mai. Ma non penso che mi dedicherei mai a un sequel. E quella di Unbreakable era, essenzialmente, una sceneggiatura da tre film. La prima volta che l'ho elaborata erano praticamente tre film tutti insieme e mi resi conto che era qualcosa d'impossibile da fare, da riassumere in due ore. E così levai il personaggio di Kevin Wendell Crumb dalla pellicola dedicandomi al primo atto, che era essenzialmente Unbreakable. E volevo fare Split subito dopo, ma la cosa non andò a buon fine.

L'anno scorso, al junket di Glass, abbiamo parlato  di fumetti, e di Stan Lee nello specifico, proprio con M Night Shyamalan e il cast della pellicola.

Potete vedere la nostra intervista direttamente qua sotto!

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