M Night Shyamalan ricorda il suo inferno personale con Harvey Weinstein

M Night Shyamalan ricorda i suoi esordi professionali presso la Miramax: lavorare con Harvey Weinstein è stato un vero e proprio inferno...

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M Night Shyamalan è uno dei registi più affermati e apprezzati attivi a Hollywood, una personalità di spicco con cui noi di BadTaste abbiamo avuto modo di parlare in più di un'occasione durante gli incontri avuti con la stampa per Split, Glass, Servant e, più di recente, per Bussano alla porta, il suo nuovo film in arrivo dal 2 febbraio nei cinema con Universal.

Ma come tutti i registi, anche M Night Shyamalan ha dovuto fare la sua buona dose di gavetta che, nel suo caso, è avvenuta in seno alla Miramax ai "tempi d'oro" della gestione di Harvey Weinstein. Un'esperienza, quella avuta col produttore - ormai decaduto per via delle condanne di stupro di cui è stato riconosciuto colpevole - che il filmmaker non ricorda di certo con piacere. Venne infatti messo sotto contratto dalla Miramax dopo il suo film d'esordio del 1992, Praying With Anger, a cui fece seguito, nel 1998, Wide Awake, prodotto proprio dallo studio citato poco fa.

Ne ha discusso in un lungo profilo con l'Hollywood Reporter in cui racconta:

Ho iniziato molto presto a cercare di fare film e a fallire nel farlo. Feci Wide Awake per la Miramax e Harvey Weinstein. Ho attraversato un vero e proprio inferno personale, ma è stato come un battesimo del fuoco. All'epoca non lo avevo realizzato, ma ho cominciato la mia carriera col più grande mostro esistente. Mi ritrovavo di continuo insieme a lui in una stanza e lo sentivo dire cose folli, ma è stata un'esperienza che mi ha rafforzato perché tendenzialmente sono un tenerone.

Aggiunge poi:

Amo giocare a basket e se prendo una gomitata mi trasformo in un'altra persona. Harvey era, chiaramente, un individuo che ti avrebbe preso a gomitate e questo ha contribuito a dare una mentalità da guerriero a questo ragazzino proveniente da una famiglia premurosa e dolce. Ma quando ripenso alla mia situazione con la Miramax, pareva che la mia carriera fosse destinata a finire.

M Night Shyamalan voleva lasciare la Miramax cosa, di fatto, impossibile perché lo avevano blindato contrattualmente come regista. Si accorse però di una scappatoia legale che non gli impediva di vendere ad altri le sue sceneggiature:

I miei rappresentanti mi dissero che "La Miramax ti possiede in quanto regista. Non puoi andare a dirigere da altre parte". All'epoca, c'erano dei contratti davvero folli e quelli della Miramax erano particolarmente tosti. Ma per un qualche strano caso, non avevano alcun diritti su quello che scrivevo. Fu un palese errore del loro dipartimento legale per cui dissi "Cercherò di scrivere la miglior sceneggiatura di sempre e proverò a venderla da qualche altra parte". Mi misi seduto, cominciai a osservare i poster di Lo squalo, Alien, L'esorcista e Poltergeist che avevo appeso alle pareti e pensai "Scriverò uno di questi film che amo". Ed è così che ho cominciato a cimentarmi coi film di genere di suspense per la prima volta e tutto è scattato automaticamente. Le mie idee non conoscevano limiti.

Quella sceneggiatura era, chiaramente, quella de Il sesto senso, che venne acquistata dalla major proprietaria della Miramax, la Disney.

Cosa ne pensate dell'aneddoto raccontato da M Night Shyamalan? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto!

FONTE: The Hollywood Reporter

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