M Night Shyamalan riflette sui suoi fallimenti, da Lady in the Water a L'ultimo dominatore dell'aria
M Night Shyamalan riflette sui suoi insuccessi cinematografici arrivati dopo un poker di veri e propri trionfi...
Dopo gli esordi avvenuti con Praying With Anger e Wide Awake, M Night Shyamalan negli anni che vanno dal 1999 al 2004 ha azzeccato un poker di film, Il sesto senso, Unbreakable, Signs e The Village che, oltre a essere generalmente molto apprezzati dalla stampa (con la parziale eccezione di The Village), sono stati soprattutto dei grandi successi di pubblico anche in virtù dei budget mediamente contenuti anche per gli standard hollywoodiani di quegli anni.
Parlando di Lady in the Water ed E venne il giorno, spiega che quei lungometraggi sono "una parte di lui" e poi aggiunge:
Uno degli aspetti che ho trascurato in Lady in the Water è stata l'idea del "Come venderanno il mio film?". Ora è diventata una storia che racconto a ogni regista con cui lavoro, l'ho detta anche a mia figlia (Ishana Night Shyamalan, ndr.) che si appresta a girare il suo primo lungometraggio. Spiego che "I responsabili del marketing sono le prime persone che racconteranno la tua storia. Sono loro a cominciarla. fa parte del processo. E devi cominciare a pensare a questa cosa mentre stai lavorando al tuo film". Per Lady in the water non lo feci. Mi limitai a fare qualcosa che amavo. È stato il mio film meno visto. Eppure ancora oggi, quando le persone mi parlano di quel lungometraggio lo fanno quasi con un rispetto religioso.
Tutti noi attraversiamo dei momenti nella vita in cui vogliamo essere accettati. Ci stanchiamo di combattere e di difendere ciò che siamo. Tacitamente - se non addirittura apertamente - ti diranno "Sbagli a fare questa cosa in questa maniera, sei arrogante! Se fai questo, questo e questo vedrai che funzionerà per te". E così mi ritrovai a fare questo sforzo genuino per cercare d'integrarmi in un sistema, ma ho imparato che le cose speciali che mi rendono felici sono difficili da realizzare all'interno del suddetto sistema. È stato fantastico avere queste opportunità, ma ci sono così tante persone che sono più brave di me con quel tipo di storytelling.
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FONTE: The Hollywood Reporter