M Night Shyamalan sulle condizioni di salute di Bruce Willis: "Ho pianto molto, anche mio padre soffre di una cosa simile"

Durante la promozione stampa di Bussano alla porta, M Night Shyamalan ha potuto parlare delle condizioni di salute di Bruce Willis

Condividi

Durante la promozione stampa di Bussano alla porta, M Night Shyamalan ha potuto parlare nuovamente di un attore molto importante per lui, Bruce Willis.

Il regista è stato interpellato circa le condizioni di salute della star (ECCO I DETTAGLI) e ha detto quanto segue:

Lui è una persona importantissima per me. Farei qualsiasi cosa per lui e la sua famiglia, è stato incredibilmente difficile per tutte le persone coinvolte. Ho pianto molto, anche mio padre soffre di una cosa simile. Vivere questa cosa su questi due fronti, ti fa realizzare in maniera profonda quanto ogni cosa sia preziosa. Sono così grato per quello che ha fatto per me, per come ha gestito le cose e per come, a inizio della mia carriera, mi abbia protetto dal sistema e, per questo, gli sarò sempre grato.

Un argomento, quello di come Bruce Willis lo abbia protetto durante la lavorazione de Il sesto senso, che M Night Shyamalan ha affrontato anche qualche settimana fa durante la promozione di Servant 4 raccontando:

Lui è come un vero e proprio eroe della classe operaia con cui sono cresciuto e questa cosa non vale solo per me, ma anche per Quentin Tarantino, Wes Anderson… Ogni volta, è stato pronto ad assumersi dei rischi e a saltare a bordo di questi progetti e se credeva in te, ti sosteneva, era il muscolo che ti dava la forza per andare avanti in quello che volevi fare. Durante le riprese de Il sesto senso, era il primo venerdì e mi vengono a dire che “C’è Bruce Willis che ti vuole parlare nella sua roulotte”. Ero spaventato. Ero un giovane regista esordiente indiano di poco più di vent’anni e lui era una superstar del cinema, credevo che mi avrebbe urlato in faccia. Arrivo da lui e mi fa “Quello che mi stai facendo provare con questo film mi è capitato solo un’altra volta, con Pulp Fiction e Quentin Tarantino”. Non era semplice entrare nelle sue grazie, ma una volta che ci riuscivi diventava il tuo fratello maggiore che avrebbe combattuto per te in qualsiasi circostanza.

Cosa ne pensate? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto!

FONTE: The Hollywood Reporter

Continua a leggere su BadTaste