Lungo i binari del Memento di Persona 5 Royal | Suggestioni Videoludiche

Per Suggestioni Videoludiche, analizziamo il Memento di Persona 5 Royal, dungeon che racchiude il potente messaggio di critica contenuto nel gioco

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Sebbene le sue origini risalgano agli anni Novanta, la serie di Persona è diventata globalmente celebre solo nel 2020 con Persona 5 Royal, versione arricchita del quinto capitolo, uscito tre anni prima. Tale successo in parte è dovuto alla maggiore disponibilità di localizzazioni (tra cui quella italiana), ma in generale è merito della qualità effettiva del titolo di Atlus. Mettendo da parte le ingegnose meccaniche da JRPG, ben amalgamate ad elementi tratti dalle visual novel e dai dating simulator, il fascino di Persona 5 Royal risiede nella sua capacità di rappresentare in maniera critica e al contempo frizzante la società giapponese. Per chi non lo sapesse, il titolo racconta di una lotta generazionale combattuta sul terreno dell’inconscio. Lo fa in chiave squisitamente nipponica.

In Persona 5 Royal, i giovani giapponesi sono rappresentati dai Ladri Fantasma, un gruppo di liceali di Tokyo in grado di penetrare le pareti delle coscienze altrui e dissolvere la corruzione insita nel loro cuore. Riescono a farlo grazie ai loro spiriti di ribellione, che nell’inconscio prendono la forma di Personae, esseri sovrannaturali che rimandano alle culture di tutto il mondo. Un concept intrigante, ambientato tra due realtà connesse: una concreta, fatta di routine dettate dal giudizio collettivo e ingiustizie da parte dei più forti; una oscura, dove prendono forma le perversioni umane. Ci sono quindi storie di professori che molestano le studentesse e picchiano gli studenti, convinti di essere i re della scuola, o di dirigenti d’azienda che sfruttano i propri lavoratori: del resto, sono solo degli automi da sacrificare per proprio il guadagno.

Due dinamiche note al mondo contemporaneo, ma che Persona 5 Royal reinterpreta in chiave nipponica, per parlare nello specifico di bullismo e soprusi nelle scuole e di cultura tossica del lavoro. Così come viene fuori il fenomeno degli hikikomori, della competizione sociale, insomma, di questioni che attanagliano principalmente il Giappone. Auto-isolamento sociale e aggressività non sono altro che reazioni esasperate di chi non riesce a trovare un ruolo nella società giapponese, fondata sulla collettività, sull’idea di paese come famiglia, in cui il cittadino non agisce per ambizioni individualiste, ma per dare il suo contributo al benessere della nazione, svolgendo un lavoro ben retribuito, unendosi in matrimonio, e mettendo su famiglia. Questo è il destino a cui aspira il cittadino medio giapponese. Chi devia da questo percorso è da emarginare per la collettività.

Questa breve digressione sulla cultura nipponica è necessaria per comprendere il valore del Memento, caratteristico dungeon di Persona 5 Royal. Prima però di addentrarci nella sua analisi, specifichiamo che i dungeon del gioco sono noti come Palazzi, e rappresentano per l’appunto l’inconscio degli adulti corrotti citati prima. Ognuno ne ha uno in particolare, ma si tratta di un’eccezione dettata dal loro smisurato ego. Normalmente, sogni e paure dei giapponesi prendono forma nel Memento, enorme stazione della metro sita a Shibuya, crocevia iconico di turisti, studenti e lavoratori. Al suo interno l’atmosfera è tetra. Più si scende e peggio è: i binari vengono ricoperti di ossa, le pareti si tingono di rosso, mentre le Ombre dei vari cittadini, che rappresentano i nemici, si aggirano tra i cunicoli. Alcuni prendono dei treni diretti verso una meta resa ignota fino alla fine del gioco.

Essendo legato alla quotidianità dei giapponesi, il Memento di Persona 5 Royal muta forma costantemente, poiché succube delle miriadi di tendenze inconsce. Ciò si ripercuote ludicamente, attraverso aree procedurali che cambiano ad ogni nostro ingresso nel dungeon. Persino il meteo della realtà influenza le regole che vigono al suo interno. Non si tratta di un dettaglio volto a variare le incognite degli scontri, o almeno non solo, ma rafforza il potente messaggio di critica di Persona 5 Royal, che addirittura immagina una riforma della società giapponese, non più basata sull’oppressione del giudizio collettivo. Il fatto che il simbolo di tale oppressione sia una stazione della metro, luogo per eccellenza dei vincoli dei doveri, rende il Memento particolarmente interessante per questa analisi di Suggestioni Videoludiche.

Il precedente Persona 5 lasciava finire il dungeon nelle sue profondità. Da qui – spoiler fino alla fine - il Memento diventa noto come Prigione dell’Accidia o della Regressione, perché non è altro che la prigione di coloro che non vogliono compiere scelte, ma preferiscono entrare nella rete dettata dal sistema per vivere una vita sicura e soddisfacente secondo gli standard. Opporsi per far valere la propria opinione è inutile, se non si vuole morire (socialmente). Questo è il messaggio celato nello scontro finale tra i Ladri Fantasma e il Sacro Graal. Per quanto ciò possa già apparire interessante e significativo, il Memento di Persona 5 Royal estende ulteriormente la critica contenuta nel gioco, aggiungendo un’ulteriore riflessione, ossia la mancanza del dolore. Chi non si oppone alle regole della società, lo fa per non soffrire e non essere emarginato. Ma se fosse possibile potere cancellare le sofferenze passate, così da ottenere finalmente l’agognata felicità?

È la soluzione ideata da un personaggio aggiuntivo di Persona 5 Royal, il dottor Takuto Maruki, che sfrutta le Ombre girovaghe del Memento per potere cancellare i traumi e dare nuova vita ai giapponesi. Proprio per questo, a differenza del dungeon di Persona 5, che si dirama verso il basso per enfatizzare il soffocamento dovuto alle aspettative della società, quello di Persona 5 Royal vira verso l’alto, come a rappresentare l’ascesa verso la felicità. Accettare questo percorso vorrebbe dire però rinunciare a se stessi, alla propria esistenza, fatta di ricordi ed esperienze, molte delle quali terribili, ma necessarie per crescere, maturare, comprendere il mondo. Un dilemma complesso, a cui spetta noi giocatori dare risposta al termine del gioco. Lungi dal volere dare un giudizio, ma se preferite scegliere l’illusoria utopia invece della dura ma viva realtà, allora non avete capito il messaggio di Persona 5 Royal e la lotta dei Ladri Fantasmi. Ma non temete, in questo caso il Memento è pronto a darvi il benvenuto.

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